Harper’s Island – Recensione Serie Tv

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Questa nuova puntata di In Sordina: Serie Tv è dedicata alle serate in villeggiatura su una terrazza o un giardinetto, rigorosamente con il televisore fuori, e chili di angurie sui tavoli. Spesso in queste serate noi siamo ragazzini e in compagnia dei genitori, si vede qualcosa in tv tutti insieme, qualcosa che tenga incollati grazie a una serie di misteri da risolvere. Nei miei ricordi il programma estivo per eccellenza in queste serate appena descritte è la serie di film di Canale 5 denominata Alta Tensione. Calamari giganti, uomini squalo, efferati omicidi, rapimenti, qualunque fosse la trama della settimana il risultato era sempre lo stesso: divertimento per tutta la famiglia abbronzata e stanca per il mare. E strafottenza verso la discutibile qualità del prodotto. In fondo è estate.

In onore di questo tempo sospeso, oggi, noi della Scimmia, vi proponiamo una serie adatta a queste calde serate, una serie che ha molti tratti in comune con Alta Tensione ma che porta il tutto ad un livello più che sufficiente e le permette di entrare nella nostra rubrica dedicata alle serie meritevoli ma dimenticate.

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Stiamo parlando di Harper’s Island, una serie composta da un’unica stagione da tredici episodi e mandata in onda nell’annata 2008-2009 dalla CBS. Lo show è un thriller orrorifico nato da un mix tra Cluedo (il gioco da tavola), The O.C. (e questo è un difetto) e qualsiasi film o serie che parlano di efferati serial killer (da The Following fino a Venerdi 13). Come poi potrete osservare vedendo le puntate, noterete che l’ispirazione principale la serie la trae dai classici del genere giallo come Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.

Trama: nel 2002 la piccola isola da villeggiatura Harper’s Island situata nello stato di Washington. Vi ricorda qualcosa? Tipo un uccellino che canta e sullo sfondo una segheria?  è sconvolta da sette efferati omicidi commessi dal serial Killer John Wakefield. Tra le vittime c’è anche la moglie dello Sceriffo Charlie Mills e madre della protagonista Abby Mills. Dopo una lunga indagine lo sceriffo riesce a braccare e sparare Wakefield, il killer cade da una rupe trovando la morte. Intanto, lo sceriffo, spaventato dalle conseguenze psicologiche di questi eventi sulla mente della figlia decide di allontanarla e di trasferirla a Los Angeles. Sette anni dopo il migliore amico di Abby ovvero Henry Dunn si sta per sposare con una sua amica d’infanzia e decide di portare tutti gli invitati sull’isola per una settimana e rispolverare, così, i vecchi tempi. Ben presto la gioiosa occasione si trasforma in una scia di sangue e, come recita la tagline della serie, tutti sono destinati a morire “uno dopo l’altro”.

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Affermiamo da subito che i primi venti minuti della serie sembrano quelli di qualsiasi puntata di The O.C., coadiuvato dal fatto che gli attori non sono propriamente all’altezza del compito e che debbano recitare la parte di ricconi antipatici e pure un po’scemi. Il fastidio sale, e sorge la domanda: ma che cavolo sto guardando? Poi alla fine del pilot c’è un omicidio particolarmente ingegnoso ed efferato e si tira un sospiro di sollievo poiché s’intuisce che tutti i personaggi sono carne da macello, e si è davvero contenti, pur essendo rammaricati dal fatto che insieme ai personaggi non muoiano anche gli attori. Si scherza ovviamente.

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Il tutto è reso ancora più brutto dal fatto che l’eredità della discutibile cultura televisiva degli anni 90′ è percepibile in ogni fotogramma, talmente pervasiva tale influenza da chiedersi quando entrerà in scena Brandon Walsh. Sicuramente, ora, vi starete domandando: ma allora perché ci consigliate questa serie? La risposta è semplicissima: perché ha una storia scritta coi controcazzi (salvo per i dialoghi) che tiene incollati allo schermo, con un picco di attenzione nelle ultime cinque puntate che rasenta l’ossessione. Se volessimo giudicare la serie semplicemente come un giallo e non come una serie tv allora meriterebbe un otto pieno, perché non si capisce davvero nulla su il dove vuole andare a parare, le nostre intuizioni vengono smontate e rimontate più volte grazie ad efficaci specchietti per allodole, e sul finale ci ritroviamo sorpresi e soddisfatti, e fondamentalmente divertiti. Ai tempi, la serie appassionò talmente tanto gli spettatori da spingere la CBS ad aprire un forum speciale dedicato allo show, ove gli spettatori potevano confrontare le loro idee sul caso e fare domande agli attori che interpretavano la vittima della settimana, cercando di sbrogliare la matassa attraverso vari indizi.

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Punto a favore della serie è, inoltre, la durata delle puntate, che sono appena di quaranta minuti, contando il fatto che muore un bel po’ di gente (spesso in maniera spettacolare), il tutto scivola via piacevolmente. Inoltre, sono tantissime le citazioni tratte dal genere, a partire dalla location situata nello stesso stato di Twin Peaks, passando per gli interni dell’hotel che omaggiano Shining (celle frigorifere à gogo), fino allo splatter tanto caro ai film dedicati ai serial killer. Ovviamente stringete i denti quando ci saranno piccoli spezzoni con situazioni ridicole da fotoromanzo, e tappatevi le orecchie per alcuni dialoghi davvero stupidi. La conoscete quella storia che sostiene che se si mettessero un bel po’ di scimmie a premere tasti a caso su un computer scriverebbero un opera di Shakespeare? Bene! in Harper’s Island a quelle scimmie non hanno dato abbastanza tempo neanche per scrivere un bugiardino. Tali difetti vengono oscurati da una trama ben congegnata, che porta lo spettatore a fare un’indagine personale ma che troverà risposte solo alla fine, potrete avere delle intuizioni felici durante le puntate, ma non avrete mai il quadro completo fino alla fine della vicenda.

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Pertanto, il consiglio di questa settimana è: rilassatevi! è estate, avete lavorato tutto l’anno e e vi meritate Mojito e svago senza senso. Organizzate con amici o parenti serate come quelle descritte, mettete su Harper’s Island, munitevi di blocchetti e matite e giocate ad un Cluedo con immagini, ed il primo che riesce minimamente ad intuire l’identità del serial killer regalategli due chili di angurie.

Buon inizio estate dalla Scimmia, vi aspettiamo per la prossima puntata di In Sordina:Serie Tv.