5 episodi di serie tv che mi hanno sconvolto la serata

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maxresdefaultBeh, che dire. Non sono riuscito letteralmente ad andare a dormire. Erano le 5:30 del mattino quando il segnale play ritornò al suo punto di origine. E io lo fissavo inebetito con mio cugino, anche lui stordito. In una stanza di Palermo, in un mese indefinito. Appena concluso il finale di stagione della quarta di Dexter. Un finale a dir poco tragico per i miei successivi 5 minuti di vita. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Il simbolismo di quei frame – sangue, infanzia, morte – era marginale rispetto al trasporto emotivo che ne deriva. Solo un’intelaiatura. Io mi sentivo veramente come dentro una situazione bruttissima. Rattristito. Chi ha visto la serie lo sa. Perché chi sta leggendo magari ha provato le nostre sensazioni. Rita era morta. La storia si ripete. Dopo una grande stagione, con un grande John Lithgow nei panni di Trinity Killer, assassino seriale molto ben costruito, che ha visto Dexter – per me uno dei personaggi letterari meglio adattati in tv anche per merito di Michael C. Hall – studiarne lo stile di vita in un primo momento, per poi ucciderlo nel finale. Secondo il codice. Ma il ritorno a casa lo ha portato a scoprire l’imponderabile: Rita era stata uccisa da Trinity poco prima che Dexter lo eliminasse. Beffa e dolore immensi. Erano le 5:40, guardai mio cugino in faccia e dissi: “Io metto la quinta”. Lui annui. Solo vedere il primo episodio ci permise di andare a letto. E provare a dormire. Il sole era ormai alto.

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