Dakota Fanning, oggi trentunenne, ha parlato apertamente delle difficoltà e delle situazioni imbarazzanti vissute crescendo sotto i riflettori di Hollywood. In una recente intervista con The Cut, l’attrice ha ricordato le “domande inappropriate” e la pressione mediatica affrontata quando era ancora una bambina, raccontando come la madre e un ambiente di lavoro rispettoso l’abbiano aiutata a mantenere l’equilibrio in un mondo complesso come quello dello spettacolo.
Dakota Fanning è stata sotto i riflettori per gran parte della sua vita. Apparsa per la prima volta in televisione all’età di sei anni, ha rapidamente conquistato il successo grazie al film Io sono Sam, che le ha aperto le porte di Hollywood. Da lì in poi ha recitato in numerosi titoli di successo, tra cui Uptown Girls, La tela di Carlotta e la miniserie Taken.
Durante la sua crescita professionale, l’attrice è apparsa anche nella saga di Twilighte in film come Ocean’s 8, C’era una volta a… Hollywood e The Perfect Couple.
Con una carriera così precoce, Dakota Fanning è consapevole di quanto la sua esperienza sia stata unica. Nell’intervista, ha ricordato i momenti difficili vissuti da bambina, quando veniva trattata in modo diverso rispetto ai coetanei:
Nelle interviste che facevo da piccola, ricordo che i giornalisti mi chiedevano: ‘Come fai a evitare di diventare una ragazza da tabloid?’. Le persone mi facevano domande del tutto inappropriate – ha raccontato.
In un altro episodio, ha ricordato di essere stata interrogata su come riuscisse ad avere degli amici, una domanda che oggi giudica assurda per la sua età di allora.
Dakota Fanning ha espresso empatia per le altre ex star che hanno avuto un’infanzia più difficile, affermando:
Provo molta compassione per le persone che sono state trasformate in esempi. Se la società e i media non avessero fatto la loro parte, chissà?
L’attrice ha attribuito alla madre il merito di averle insegnato il valore del rispetto e dell’equilibrio personale:
E lei era lì ogni secondo. Sono sempre stata trattata con rispetto. Non è mai stato un ‘Fate entrare la bambina! Fatela uscire!’. Non lavoravo con persone che mi trattavano in quel modo: venivo rispettata come attrice e trattata alla pari, per quanto possibile a quell’età.
Guardando indietro, Dakota Fanning sottolinea l’importanza dei suoi ricordi d’infanzia e di come sia riuscita a mantenere un equilibrio tra vita privata e carriera:
La mia vita non sembra sproporzionata rispetto al lavoro, e ne sono molto grata. Sono lì a fare un lavoro che conta.
Riflettendo sul suo percorso, Dakota Fanning ha confessato di aver percepito a volte un atteggiamento ostile da parte di chi la circondava:
Ho sentito una sorta di vibrazione per il fatto che fossi un’attrice bambina, come se quasi volessero che fallissi o qualcosa del genere. Ti fa sentire un po’ in guardia. Sto solo vivendo la mia vita.
L’attrice ritiene di essere stata “solo un po’ troppo giovane” per essere completamente travolta dalla macchina della fama hollywoodiana:
Quindi è stato un bene. La gente non poteva più permettersi quel genere di cose. Quando ho raggiunto la mia età, era ormai riconosciuto come probabilmente non il modo migliore di trattare le persone.