L’Effetto Scully: come il personaggio di X-Files ha ispirato moltissime donne a coltivare carriere scientifiche

Scully
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Dana Scully di X-Files è stata di ispirazione per molte donne che, guardando la serie, hanno deciso di intraprendere carriere simili alla sua. Questo è detto “Effetto Scully”

Il personaggio di Dana Scully (Gillian Anderson) in X-Files è certamente uno dei più carismatici e memorabili nella storia della televisione, non meno del suo comprimario Fox Mulder (David Duchovny), del quale è anzi complemento ideale. Lui: complottista, credulone, sempre in cerca di spiegazioni impossibili; lei: razionale, logica, decisa a tenere i piedi per terra.

Un tipo di personaggio femminile che ai tempi della messa in onda di X-Files non era affatto comune, e che dimostrava di volersi attenere a ragione e raziocinio con un solido background scientifico nel risolvere casi apparentemente impossibili e spesso legati a fenomeni paranormali.

Come sappiamo, nella serie emerge in effetti come spesso la realtà non sia quel che sembra, e la razionalità della Scully viene spesso messa a dura prova. Tuttavia, la forza del suo personaggio nel difendere le proprie idee e i propri ragionamenti, e il contrasto che creava con altre figure femminili bidimensionali e stereotipiche, hanno avuto il loro impatto.

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Viene detto oggi infatti “Effetto Scully” quello risultato dall’influenza dell’agente dell’FBI su una intera generazione di giovani donne che, proprio ispirate da lei, hanno – in America – deciso di intraprendere carriere nel campo STEMscience, technology, engineering and mathematics.

Uno studio del 2018 del Geena Davis Institute sui Gender in Media ha stabilito che le donne che guardavano regolarmente X-Files avevano il 50% in più di probabilità di scegliere una carriera nel campo STEM rispetto a quelle che non la guardavano. Un esempio di come l’influenza e la scrittura di un personaggio televisivo possano davvero cambiare la società, oggi come allora.

Fonte: Elle

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