“Entro il 2045 ci uniremo alla I.A. e saremo cyborg immortali”: la previsione del profeta del tech

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Questo “profeta” ha previsto il successo dell’iPhone e che i computer avrebbero potuto battere i campioni di scacchi, ma le sue prossime previsioni per il futuro sono davvero allucinanti: non fate progetti per il 2045, perché pare che la nostra specie diventerà un tutt’uno con le intelligenze artificiali!

Si chiama Ray Kurzweil ed è spesso definito come il “profeta del tech”: tra le sue passate previsioni poi effettivamente avverate ci sono state la diffusione della rete globale, le straordinarie capacità a scacchi dei computer e il successo dell’iPhone. Ma secondo lui il futuro sarà ancora più eccezionale, e ovviamente le sue nuove previsioni non possono che riguardare le intelligenze artificiali.

Il suo nuovo libro si intitola The Singularity Is Nearer, e nel volume l’esperto prevede che entro il 2045 l’umanità si unirà, in un senso anche fisico (“merge”) con le intelligenze artificiali, fino a dare vita a una nuova specie che viene definita con le immagini di cyborg immortali. Sì, se avete pensato a C-17 e C-18 non siete fuori strada.

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Non è tutto: secondo Kurzweil le I.A. potranno anche “resuscitare” i morti, nel senso di riprodurre fedelmente gli atteggiamenti e i comportamenti, oltre che le fattezze, delle persone scomparse. Qui ci viene in mente forse più di un episodio di Black Mirror, ma potrebbe anche avvenire solo tramite manifestazioni olografiche. In ogni caso, è molto inquietante.

Secondo Kurzweil l’umanità diventerà anche molto più intelligente quando inizieremo direttamente a collegarci alle macchine (Matrix?), mentre già nel 2030 grazie alle innovazioni tecnologiche la ricerca medica compirà passi da gigante, permettendoci di vivere molto di più e conducendoci più vicini all’immortalità.

Scenari futuristici entusiasmanti quanto forse poco credibili, quale più quale meno. Cosa ne pensate? Fatecelo sapere su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp