Un selfie ha salvato un uomo innocente da 99 anni di prigione

selfie
Credits: Erin Prinkston Precopia / Facebook
Condividi l'articolo

Quando un selfie può praticamente salvarvi la vita!

Un selfie ha salvato questo ragazzo, Christopher Precopia, da una condanna per orribile crimine di cui era stato accusato ma che non aveva commesso. La vittima del crimine: una sua ex-ragazza, dalla quale si era lasciato anni prima. Qualcuno era entrato in casa sua e l’aveva aggredita, arrivando a ferirla con un taglierino tracciandole una x sul petto.

Precopia era stato tratto in arresto il 22 settembre 2017 e sospettato dell’aggressione: rischiava 99 anni in carcere, in pratica un ergastolo. Ma la sua innocenza è stata dimostrata da un selfie scattato assieme alla madre proprio il giorno dell’aggressione, che dimostrava che Christopher si trovava ad Austin, in Texas, a 65 miglia di distanza dal luogo dell’aggressione.

Non solo: postando il selfie su Facebook la madre del ragazzo aveva anche provveduto a geolocalizzare la foto, indicando chiaramente data e luogo in cui era stata scattata. Infine, nove mesi dopo il suo arresto e con infinite lungaggini legali, Precopia è stato assolto da tutte le accuse. Un caso in cui l’uso dei social si è dimostrato utile, anche se in maniera diversa da quella intesa.

Fonte: UNILAD

Continuate a seguirci su LaScimmiaPensa e sul nostro canale WhatsApp