La Zona d’Interesse, sopravvissuti all’Olocausto attaccano Glazer

zona
Condividi l'articolo

Il regista de La Zona d’Interesse, Jonathan Glazer, sotto attacco per le parole con cui si è espresso sul conflitto Israele-Hamas

Alla premiazione agli Oscar 2024 per La Zona d’Interesse, l’acclamato film sull’Olocausto di Jonathan Glazer, il regista ne ha approfittato per parlare dell’attuale conflitto tra Israele e Hamas con parole che hanno causato non poche polemiche, su uno dei temi più scottanti dell’attualità.

Il regista parla di “uomini che rifiutano il loro essere ebrei” e si esprime sulla guerra così: “Un’occupazione che ha portato in conflitto così tante persone innocenti, che siano state le vittime del 9 ottobre [l’attacco di Hamas] o dell’attacco che prosegue a Gaza. Con tutte le vittime di questa de-umanizzazione, come possiamo resistere?”

Al regista ha risposto in una lettera aperta David Schaecter, 94 anni, presidente della Holocaust Survivors’ Foundation U.S.A.: “Ho guardato con angoscia mentre lei usava la piattaforma della cerimonia degli Oscar per equiparare la brutalità maniacale di Hamas contro gli israeliani innocenti e l’auto-difesa difficile ma necessaria di Israele contro la barbarie di Hamas che prosegue”.

“I suoi commenti sono fattualmente inaccurati e moralmente indifendibili. L’occupazione di cui lei parla non ha niente a che vedere con l’Olocausto. Lei ha fatto un film sull’Olocausto e ha vinto un Oscar. Ed è ebreo. Buon per lei. Ma è vergognoso per lei presumere di parlare per sei milioni di ebrei, inclusi un milione e mezzo di bambini, che sono stati assassinati solo per via della loro identità ebraica”.

Dovrebbe vergognarsi di sé stesso nell’usare Auschwitz per criticare Israele. Se la creazione, esistenza e sopravvivenza dello stato di Israele come stato ebraico equivale a una ‘occupazione’ nella sua testa, allora ovviamente lei non ha imparato niente dal suo film”. Parole molto forti.

Voi che ne pensate? Fatecelo sapere su LaScimmiaPensa

image 154
La Zona di Interesse