Chapelwaite: l’inquietante prequel de Le Notti di Salem che non avete visto

Chapelwaite è il prequel de "Le Notti di Salem", film prossimo all'uscita, di cui King si è detto entusiasta. Scoprite con noi questa terrificante storia.

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Una stupenda serie che anticipa gli eventi del classico di Stephen King sui vampiri, Le Notti di Salem. Vi portiamo alla scoperta di Chapelwaite

Chapelwaite è una serie tv del 2021, andata in onda in Italia in chiaro su Raiplay nel 2023, ora disponibile su Disney+. La serie è tratta dal racconto Jerusalem’s Lot di Stephen King, presente sia nella raccolta “A volte ritornano“, sia in qualche edizione de “Le Notti di Salem” (di cui è già pronto un film prodotto dalla Warner Bros), ed è considerato il prequel proprio del romanzo di King.

Stephen King ha rilasciato recentemente un’intervista, nella quale comunica di aver visto in anteprima in film su “Le Notti di Salem“, rimanendone entusiasta, ma non spiegandosi come la Warner tardi ancora nella programmazione per l’uscita nelle sale. Infatti, il film sta subendo continui ritardi nella distribuzione, programmata inizialmente addirittura per il 2022.

Nell’attesa, vi portiamo nell’atmosfera del film con protagonisti i vampiri, raccontandovi cos’è Chapelwaite, una serie passata in sordina, ma che merita sicuramente di essere vista. Buona lettura!

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Chapelwaite: la trama

A metà del 1800, il baleniere Charles Boone (Adrien Brody), unico ereditiere rimasto della sua famiglia, ottiene la magione di famiglia, a poca distanza dalla città di Preacher’s Corners, in seguito alla morte dello zio e del cugino Stephen.

Giunto insieme ai tre figli, ma senza la moglie, deceduta tragicamente in mare, Charles si rende subito conto di come la cittadina e i suoi abitanti siano ostili nei confronti di loro nuovi arrivati, a causa di alcune voci che circolano sulla sua famiglia.

La stessa domestica della magione appare diffidente e preoccupata, costretta a nascondere un segreto terribile sulla famiglia Boone. A Preacher’s Corner, intanto, avvengono strane cose: alcuni bambini si ammalano inspiegabilmente, senza nessuna cura che allevi le loro sofferenze; inoltre, qualcuno sparisce misteriosamente.

Anche Charles e la sua famiglia si rendono conto che c’è qualcosa di strano: dalle intercapedini della loro casa provengono strani rumori, bisbigli e passi. L’uomo ha delle strane visioni, che riguardano spesso dei “vermi”, e il riaffiorare di un ricordo d’infanzia, quando suo padre stava per seppellirlo vivo, per colpa della maledizione del verme.

Il mistero comincia a infittirsi sempre di più quando, una coppia di Peacher’s Corner, vede in casa loro lo zio di Charles, il quale dovrebbe essere morto da tempo, con un aspetto spettrale e inquietante: bianco, con un ghigno che mostra denti affilati e sporgenti, e la bocca sporca di sangue.

Fa la sua comparsa anche il cugino Stephen, anche egli con un aspetto terrificante. I due sono diventati dei vampiri, trasformati da un loro simile ancora più spaventoso e malvagio: Jakub, antico come il mondo e pronto a far calare la notte eterna sulla terra.

La trama di Chapelwaite ruota attorno alla ricerca di un libro maledetto, il De Vermis Mysteriis (“I misteri del verme”). Il libro è il portale per resuscitare un terribile dio pagano, il quale porterà morte e distruzione sulla terra degli uomini, consegnandola ai vampiri.

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La famiglia di Charles Boone, compresi anche i suoi parenti non morti, sono legati a filo doppio con il libro maledetto, in grado di avvertirne la presenza. Ben presto Charles e la sua famiglia dovranno scegliere da che parte schierarsi: se dalla parte di Stephen e lo zio, desiderosi di prendere il libro solo per loro, o se dalla parte di Jakub, pronto a distruggere il mondo per come lo conoscono, ma dando la possibilità a Charles e la sua famiglia di salvarsi.

Chapelwaite: considerazioni sulla serie e riferimenti al racconto di King

Chapelwaite ha ottenuto l’80% di gradimento tra il pubblico, su oltre 100 recensioni, sul sito Rottentomatoes. La critica, dal canto suo, ha un po’ smontato questa serie, giudicandola lenta e prevedibile, salvabile solo per la seconda parte, più di azione e di colpi di scena, rispetto ad una prima parte più incentrata sull’apparecchiare la trama e suscitare la curiosità dello spettatore.

Se è vero che la verità sta nel mezzo, possiamo affermare che Chapelwaite è un gradevole racconto horror classico, intriso di atmosfere cupe e inquietanti, con un Adrien Brody un po’ sottotono, ma comunque convincente, nell’interpretare un personaggio tormentato dai suoi incubi e dalla responsabilità di essere padre. Un buon esercizio per trasportarci nel clima de “Le Notti di Salem“.

Sono molti i riferimenti sia alle opere di King (Jerusalem’s Lot, di cui parliamo tra poco), a Lovecraft e l’immaginario popolare che il pubblico ha dei vampiri sul grande schermo, volgendo lo sguardo verso il Dracula di Gary Oldman. Jakub, il vampiro di Chapelwaite pronto a dominare il mondo, è un mix dei più classici vampiri visti sul grande e piccolo schermo, compreso il grande Cristopher Lee, ma che funge da guida spirituale per la sua gente, un santone che prende le sue vittime non solo “per la gola”, ma convincendole della sua missione spirituale, di elevazione sociale della sua gente.

I vampiri di Peacher’s Corner non sono automi che obbediscono agli ordini: sono persone consapevoli nonostante la loro trasformazione, che mantengono la loro memoria e i loro ricordi, conservando il libero arbitrio. Un elemento di trama che lascia speranza a Charles Boone per l’anima della sua figlia minore, trasformata in vampiro dal cugino Stephen.

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In merito al racconto da cui è tratto Chapelwaite, ovvero “Jerusalem’s Lot“, possiamo tranquillamente suggerirvi di recuperarlo per la lettura. Stephen King sottointende che sia il prequel de “Le Notti di Salem“, ambientando le vicende di Chalres Boone e del suo domestico Calvin McCann (non presente nella serie), proprio nella casa dove si annidano i vampiri del romanzo e del futuro film.

Nella dimora di Chapelwaite avvengono strani fatti, analoghi a quelli che vi abbiamo raccontato prima, con la conseguente scoperta di verità terrificanti, che porteranno Charles alla pazzia. Posto sotto forma di pagine di diario, il racconto narra il momento in cui i due personaggi scoprono cosa si cela nella chiesa abbandonata di Jerusalem’s Lot, dove venivano celebrati sacrifici in onore del dio verme Yog-Sothoth. Ma le anime di coloro che celebravano il culto si annidano ancora nella mura della magione e sotto la chiesa di Jerusalem’s Lot, pronte ad essere risvegliate grazie al De Vermis Mysteriis.

Jerusalem’s Lot non parla di vampiri. Il collegare la storia dei vampiri di Chapelwaite con quelli di “Le Notti di Salem” è una libera scelta dei registi Jason e Peter Filardi, autori della serie. Il nesso sta nella comune presenza della dimora di Chapelwaite e della cittadina, come se King in primis avesse voluto spiegarci come mai un’anonima cittadina del Maine fosse intrisa di tanta malvagità. L’autore non è nuovo a rappresentarci luoghi “assorbiti” di malvagità, come la stessa città di Derry in IT.

Nella serie questo nesso è ancora più marcato, lasciandoci intuire che i vampiri non andranno mai via dal luogo che hanno scelto per nidificare, maledicendo per sempre questo luogo.

Il racconto di King è un omaggio ad uno dei suoi autori fonte di ispirazione, H. P. Lovecraft. Il dio verme Yog-Sothoth è presente nei racconti del Ciclo di Cthulhu, nel quale lo scrittore statunitense narrava i miti e le leggende su divinità antiche e malvage. La stessa forma di prosa con cui King narra il racconto è un omaggio a Lovecraft, il quale in diversi brani utilizzava lo stratagemma del “diario” per far narrare in prima persona ai suoi protagonisti gli incubi vissuti.

I seguaci di questa divinità sono sempre imparentati con Charles Boone, il quale rivede le ombre dei suoi parenti all’interno della chiesa di Jerusalem’s Lot e, come posseduto, cerca lui stesso di invocare il mostro.

Non vi diciamo altro per non togliervi il gusto di leggere il racconto e vedere Chapelwaite, che vi consigliamo assolutamente se siete fan di Stephen King o, comunque, appassionati del genere horror. Non dimenticatevi di farci sapere il vostro parere nei commenti!

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