Ritorno al Futuro: quando Marty e Doc viaggiarono nel “vero” 2015 [VIDEO]

Marty
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Marty e Doc “ritornano” al futuro in questo esilarante sketch del 2015 da Jimmy Kimmel: solo che trovano una realtà ben diversa da quella che ricordavano! Il miglior video che vedrete oggi

Marty e Doc nel futuro

Marty McFly e “Doc” Brown sono i due celeberrimi protagonisti della saga di tre film di Ritorno al Futuro: una delle più celebri di sempre, simbolo della cultura pop e della fantascienza anni ’80, amatissima da generazioni di fan e nota per il mix di avventura, sci-fi, azione e comedy che l’ha resa un fenomeno “senza tempo”.

Marty, un teenager scapestrato ma onesto, viene coinvolto negli esperimenti dello scienziato Doc, che ha inventato… una macchina del tempo. I due viaggiano in diverse epoche affrontando paradossi temporali e nemici violenti, affacciandosi (partendo dal 1985) su annate come il 1955, il 1885 e… il 2015.

Il 2015 nel 2015

Da qui la premessa dello sketch che vedete qui sotto, nello show di Jimmy Kimmel. I due interpreti, Michael J. Fox e Christopher Lloyd, riprendono i panni degli storici personaggi arrivando nel “vero” 2015, anno che era stato rappresentato ai tempi nel secondo film della saga con un occhio ben diverso.

Il film di Robert Zemeckis infatti si immaginava il 2015 con auto volanti, giacche auto-asciuganti, scarpe auto-allaccianti, monopattini hovercraft e multi-schermi televisivi. Anche se alcune cose le aveva azzeccate: come il revival anni ’80 di fine anni ’10, rappresentato nel film dall’ambiente del “Café ’80” in cui Marty entra travestito da suo figlio.

“Cosa avete fatto per trent’anni?”

Nello sketch, di chiara impostazione comica, Marty e Doc rimangono stupiti dall’apparente assenza di cambiamenti nel vero 2015 rispetto al loro 1985. Il presentatore Jimmy Kimmel cerca di spiegargliene alcuni: niente auto volanti, però ci sono gli smartphone; che vengono usati, nonostante il loro potenziale come minuscoli super-computer, per “inviarci faccine sorridenti l’un l’altro”.

Marty chiede provocatoriamente se nel 2015 abbiamo raggiunto la pace in Medio Oriente, al che Kimmel imbarazzato risponde “No, no, no”. E domanda poi di Biff, il suo arci-nemico, nella versione tycoon corrotto del secondo film. Al che il presentatore risponde laconico che “sta correndo per la Casa Bianca”, associando la figura di quel Biff a una in effetti molto simile.

La linea temporale deviata

La partecipazione di Michael J. Fox allo sketch è difficoltosa perché, com’è noto, l’attore è in lotta da molti anni contro il morbo di Parkinson. Tuttavia le risate tra lui e Doc saltano fuori e il momento culminante è quello in cui si ritrovano a sorridere per un selfie, che ovviamente nemmeno sanno cos’è.

Alla fine Doc saluta e asserisce di dover tornare indietro nel tempo per sistemare la linea temporale, evidentemente di nuovo “deviata” in un universo nel quale (il nostro) la specie umana ha cessato di evolversi a causa della tecnologia. Esce in strada, chiama un Uber e torna al 1985 mentre in studio si esibisce Huey Lewis. Bellissimo!

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