Delia Derbyshire, la pioniera della musica elettronica che la storia ha dimenticato [VIDEO]

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Delia Derbyshire è famosa per aver lavorato alla storica sigla della serie cult Doctor Who, ma la sua influenza sulla musica elettronica è stata riconosciuta da tantissimi artisti. Una figura da ricordare e riscoprire

Delia Derbyshire

La storia della musica elettronica è spesso associata a nomi come Kraftwerk, Jean-Michel Jarre e Brian Eno, ma c’è una figura fondamentale che spesso viene dimenticata: Delia Derbyshire. Questa pioniera britannica è stata una delle prime a sperimentare con i suoni elettronici in un senso moderno, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della musica elettronica nel corso degli anni ’60 e ’70.

Nata nel 1937 a Coventry, Delia Derbyshire studiò matematica e musica al Girton College di Cambridge. La sua formazione accademica in matematica influenzò il suo approccio scientifico alla musica, portandola ad esplorare nuovi orizzonti sonori. Nel 1960, Derbyshire si unì al Radiophonic Workshop della BBC, un laboratorio sonoro che forniva effetti sonori e musica per programmi televisivi e radiofonici.

La sigla di Doctor Who

Il contributo più noto di Derbyshire è la sua trasformazione della colonna sonora di Doctor Who. Nel 1963 Ron Grainer compose la famosa melodia, ma fu la Derbyshire a dare vita a quel suono elettronico futuristico che colpì gli spettatori con tale vividezza. Utilizzando nastri magnetici, oscillatori e filtri, Derbyshire creò un arrangiamento straordinario che divenne una delle sigle più riconoscibili nella storia della televisione.

Tuttavia, nonostante il suo contributo innovativo, Derbyshire non ricevette il riconoscimento che meritava. La BBC, all’epoca, non attribuiva i singoli autori alle opere create presso il Radiophonic Workshop, relegando l’artista all’anonimato. Solo negli anni successivi, grazie a una maggiore attenzione verso la sua figura, il pubblico iniziò a riconoscere l’influenza di Derbyshire sulla musica elettronica.

Unit Delta Plus

Oltre al suo lavoro su Doctor Who, Derbyshire lavorò a numerose altre composizioni sperimentali, spaziando dal genere avant-garde alla musique concrete. Tuttavia, la sua carriera fu spesso oscurata dalla mancanza di riconoscimento ufficiale e da difficoltà personali. Dopo aver lasciato la BBC nel 1973, Derbyshire lottò per ottenere crediti per il suo lavoro e affrontò molte difficoltà finanziarie.

Nel 1966 fondò assieme al collega Brian Hogdson una organizzazione volta alla promozione e alla realizzazione di musica elettronica chiamata Unit Delta Plus, che si occupava anche di esibizioni e performance. Nello stesso anno, in occasione del Million Volt Light and Sound Rave da essi organizzato, i Beatles suonarono per la prima e ultima volta la leggendaria composizione sperimentale (tuttora inedita) dal titolo Carnival of Light.

Un’influenza fondamentale

Negli anni ’80 e ’90 la Derbyshire visse quasi nell’anonimato, con ben pochi riconoscimenti per il suo lavoro. Solo in seguito artisti elettronici fondamentali, nomi della techno anni ’90 come Chemical Brothers, Aphex Twin e Orbital, hanno riconosciuto l’enorme influenza del suo lavoro sulla loro musica e sull’evoluzione dell’elettronica moderna.

Delia Derbyshire è morta nel 2001, ma la sua storia, lungi dall’essere dimenticata, serve come monito sulla necessità di attribuire il giusto merito a coloro che hanno contribuito in modo significativo alle maggiori evoluzioni artistiche. La figura di Delia Derbyshire merita di essere ricordata come una delle menti brillanti dietro l’evoluzione della musica elettronica come la conosciamo oggi.

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