Passages: La nostra intervista con il regista Ira Sachs
Dal 17 Agosto su Mubi e nei Cinema italiani grazie a Lucky Red vi aspetta Passages, il nuovo film di Ira Sachs, presentato in anteprima mondiale al Sundance e quindi nella sezione Panorama della Berlinale 2023. Ecco la nostra intervista con il regista newyorkese.
Il 17 Agosto è in uscita Passages, il nuovo film di Ira Sachs con Franz Rogowski, Adèle Exarchopoulos e Ben Wishaw presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival e quindi nella sezione Panorama del Festival di Berlino. Si tratta forse del film più imprevedibile, conturbante e struggente dell’estate 2023.
E se il dibattito nazionale sembra smaccatamente incentrato sulla diatriba Barbie –Oppenheimer (perfino in stile Derby Dinamo Zagabria contro Stella Rossa di Belgrado) noi non possiamo che invitarvi a spegnere momentaneamente i riflettori sull’esplosione atomica che ormai prende più o meno tristemente il nome di Barbienheimer.
Aldilà del bene e del male, dell’apparenza di un film sessualmente esplicito nonché incentrato su un triangolo amoroso che ha tutti i contorni della sofferenza e del massacro, Ira Sachs firma infatti un film d’amore, che vede al centro la figura di un regista e di un fedifrago, solo contestualmente bisessuale.
Ma ecco come il regista, sceneggiatore e produttore Ira Sachs, nato a Memphis nel Tennessee nel 1965, laureato alla Yale University e quindi residente nella città di New York, ci racconta il processo di scrittura, produzione e promozione del suo film Passages, dal 17 Agosto in esclusiva con Mubi e nei cinema italiani grazie a Lucky Red.
Passages: La nostra intervista con il regista Ira Sachs
*Come nasce l’idea di Passages?
Ira Sachs: “Ho lavorato al film durante il primo lockdown e sicuramente una fonte di ispirazione fondamentale per me è stata un film, L’Innocente di Visconti(presentato postumo al Festival di Cannes del 1976, due mesi dopo la morte di Luchino Visconti di Modrone Conte di Lonate Pozzolo, noto al mondo come uno dei rivoluzionari artefici del Neorealismo, o semplicemente come il cineasta italiano Luchino Visconti NDR)”
“Erano passati 25 anni dalla prima volta che avevo visto il film ed è diventato molto importante per me non solo in fase di sceneggiatura e pre-produzione ma durante l’intero processo di lavorazione di Passages. Durante il primo lockdown ho provato un grande senso di insicurezza rispetto al Cinema. E mi riferisco all’esistenza stessa del Cinema per come noi lo conosciamo.”
“Il risultato è Passages: un film di intimità. Un film di attori. Un film che ho scritto pensando all’opera che io stesso avrei voluto vedere in quel momento. Non fatico a percepire me stesso come un uomo di potere di 64 o 65 anni che si è sempre identificato come uomo gay.”
Passages: Il significato del personaggio interpretato da Franz Rogowski
Vorrei partire dalla sequenza iniziale. Il fatto che Franz Rogowski abbia iniziato la sua carriera a Freiburg come studente di danza ha avuto un peso nel vostro processo di definizione e scrittura del personaggio? Quando lo vediamo nei panni di un regista impegnato a impartire ordini al cast tecnico e artistico, ti sei ispirato a qualche regista in particolare? Magari Rainer Werner Fassbinder?
…O magari perfino te stesso, per quanto tu abbia già firmato diversi film fortemente autobiografici? (Nella filmografia di Ira Sachs dal primo cortometraggio accreditato, dal 1994 a oggi, facciamo riferimento in particolare al lungometraggio Keep The Lights On, 2012 NDR). Sono due o tre domande, chiedo scusa fa molto caldo oggi a Roma!
Ira Sachs: “Oh, quante cose interessanti a cui pensare. Franz Rogowski non percepisce se stesso come danzatore o ballerino ma come una scultura, o meglio ancora, come la parte di una scultura nello spazio. L’importanza del corpo, la fisicità è un aspetto centrale, fondamentale del suo lavoro. È questa la sua personale accezione de Il lavoro dell’attore su sé stesso”.
(Per eventuali analogie è possibile interessarsi alla vita e l’opera del pittore Oskar Schlemmer, nato come Rogowski a Friburgo in Brisgovia, in particolare alla sua direzione delle sezioni Teatro e Cultura, dal 1923 presso la Scuola d’arte Bauhaus, nell’allora Repubblica di Weimar NDR).
“Quindi, il personaggio interpretato da Franz in Passages rappresenta essenzialmente una coreografia. Questa danza inizia in piedi e finisce letteralmente a terra, sulle ginocchia. Per lui è stato particolarmente difficile compiere il percorso che conduce alla sequenza conclusiva. Una coreografia che deve anche essere assorbita, compresa a livello emotivo.”
Ira Sachs: Passages, un film sul desiderio. Tra le ispirazioni del film l’Innocente di Luchino Visconti e il backstage di Police di Maurice Pialat
Ira Sachs: “Per quanto riguarda il personaggio come regista, film director, c’entrano certamente il mio potere come uomo e nel potere della mia mascolinità come uomo bianco. Posso relazionarmi al personaggio, questo è certo, ma io lavoro in direzione diametralmente opposta rispetto a Tòmas.”
“Non faccio prove con i miei attori prima di iniziare a girare. Cerco di creare un environment, che sarebbe a dire un ambiente totalmente familiare, sicuro, confortevole, dove gli attori possano muoversi liberamente sentendosi sempre totalmente a loro agio.”
“Se c’è un film a cui effettivamente mi sono ispirato per immaginare e scrivere questa sequenza è il backstage di un poliziesco francese del 1985, Police di Maurice Pialat(con Sandrine Bonnaire, Sophie Marceau e Gérard Depardieu NDR).”
“Quello che si vede in questo documentario ambientato nel backstage può essere definito semplicemente come tormento. Il regista tormentava gli attori, in particolare è possibile vedere una comparsa oggetto di una vera e propria persecuzione.”
“Come regista invece io devo sempre chiedermi: Quali sono le conseguenze del mio comportamento sugli altri?Io lavoro, ho sempre lavorato correndo dei rischi. Ma non voglio che le mie azioni abbiano conseguenze negative sugli altri. In questo senso il personaggio di Franz rappresenta l’aristocratico, il personaggio principale de l’Innocente di Luchino Visconti.”
“Se c’è una coerenza nel film è certamente nei termini del desiderio. Franz come tutti gli altri personaggi, ovvero quelli interpretati da Adèle Exarchopoulos e Ben Wishaw, sono mossi dal desiderio. E questo comprende naturalmente anche il mio desiderio di piacere al pubblico. Ed è per questo che presto la massima attenzione ad ogniu singolo dettaglio.”
Passages vi aspetta al Cinema e/o su Mubi dal prossimo 17 Agosto. Si tratta naturalmente di un film d’amore ad alto contenuto erotico, quel genere di film espresso spesso in termini di vietato ai minori (il che non esclude la rappresentazione artistica di una relazione gay e di una relazione etero).
Se siete autentici appassionati di Cinema, non potete perderlo.
Passages: Locandina ufficiale del film distribuito da Lucky Red con Mubi