Forse la scena di sesso più deprimente e scomoda nella storia del cinema appartiene a Requiem for a Dream di Darren Aronofsky. Il personaggio di Jennifer Connelly è alla disperata ricerca di eroina e sta per toccare il fondo quando decide di chiamare Keith David, che le darà la droga in cambio di favori sessuali.
Il tutto potrebbe sembrare, sebbene schifoso, abbastanza innocuo fino a quando non si presenta nel suo appartamento, dove la Connelly deve utilizzare un sex toy con un’altra donna disperata mentre uomini ricchi e ubriachi lanciano soldi e urlano contro di loro. Il modo in cui Aronofsky filma la scena crea l’illusione che Connelly stia effettivamente partecipando all’atto sessuale, e mentre è abbastanza doloroso da guardare, la sua faccia sudata e dolorante rende le cose ancora più scomode. La scena è intrecciata con i momenti culminanti delle storie degli altri personaggi principali, rendendo questa sequenza così intensa da far rabbrividire.
40 anni vergine, Judd Apatow, 2005
Andy (Steve Carell) è, come dice il titolo, un vergine di 40 anni. Trascorre la durata del film sentendo una pressione sempre crescente per perdere finalmente la verginità, soprattutto dopo aver incontrato una bellissima madre single (Catherine Keener). Non c’è niente di imbarazzante nella loro eventuale scena di sesso, ma quando torniamo indietro per vedere le volte in cui Andy ha tentato di fare sesso in passato, una scena è particolarmente degna di nota: al college, una giovane donna cerca di succhiare l’alluce di Andy mentre stanno iniziando l’atto, portandolo a prenderla a calci in faccia e farle sanguinare il naso. Fa male solo guardare.
The Counselor, Ridley Scott, 2013
In The Counselor, il Reiner di Javier Bardem dice al personaggio di Michael Fassbender, che gli piacerebbe “dimenticarsi di Malkina che mi ha scopato la macchina“. Anche noi. Anni dopo, non siamo ancora sicuri di cosa abbia spinto lo sceneggiatore Cormac McCarthy e Ridley Scott a pensare a Cameron Diaz a cavallo del parabrezza di una Ferrari fino al culmine del piacere, per non parlare di cosa li abbia spinti a scrivere la scena, girarla e non tagliarla dal film finale.
Uno di quei momenti di cinema così assurdi e fuori da ogni logica che vengono ricordati anche quando magari il film esce dalla nostra memoria. Difficilmente una volta vista questa sequenza potrete più vedere i cofani delle auto con gli stessi occhi. Garantito.
Demolition Man, Marco Brambilla, 1993
Dopo che Sandra Bullock ha parlato del legame tra violenza ed eccitazione, propone a Stallone di provare, il che sembra confonderlo più di ogni altra cosa. Poiché i “trasferimenti di fluidi” sono vietati, i personaggi si accontentano dell’uso di quelli che possono essere descritti solo come “caschi sessuali”. Facendo facce come se stesse cercando di risolvere una difficile equazione matematica, Stallone offre una performance davvero imbarazzante nonostante i suoi umili inizi nei film per adulti. Bullock fa del suo meglio per mantenere la sequenza credibile, ma la regia e il montaggio non aiutano. Tra il tema di Love Boat e i grugniti di Tim “The Toolman” Taylor provenienti da Stallone, ci sono abbastanza elementi inquietanti da entrare nella memoria di tutti, rendendo questa scena un’esperienza dolorosa a tutto tondo.
American Pie, Paul Weitz e Chris Weitz , 1999
E non potevamo che chiudere con il film sovrano delle scene di sesso imbarazzanti, American Pie. E, in particolare, con una delle sequenze più assurde mai girate. Quando uno dei suoi cosiddetti amici “esperti” identifica il sesso opposto con la torta di mele, Jim Levenstein (Jason Biggs) è determinato a fare qualche ricerca in cucina. Non ci vuole molto perché la scena diventi particolarmente imbarazzante: la musica da sola è sufficiente a far venire voglia al pubblico di lanciare il televisore dalla finestra. Jim viene sorpreso con i pantaloni abbassati, letteralmente e figurativamente, quando suo padre torna nella loro casa e lo trova a cavalcioni sul dessert decimato. Questa scena ha cementato American Pie come una delle commedie più volgari degli anni ’90, una designazione che regge ancora oggi.
Che ne pensate? Quale altra scena ci consigliereste di inserire?