Cos’è il “salto dello squalo”, il punto di non ritorno di ogni serie tv nato con Happy Days [VIDEO]

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La scena risulta involontariamente comica ma in un senso che oggi definiremmo cringe: il tono è fin troppo distante da quello normale della serie e la sequenza sa piuttosto di trovata per riempire un crescente vuoto di idee nella serie. Motivo per cui molti ritengono che il salto dello squalo rappresenti proprio “l’inizio della fine” per Happy Days; che poi però, bisogna dirlo, è comunque proseguita per altre sei stagioni.

Henry Winkler, che ha girato tutta la scena sciando sull’acqua a parte il salto effettivo (affidato a uno stuntman) ha commentato nel 2018: “Ne hanno fatto un libro, c’è un gioco da tavolo e quella espressione è ancora usata oggi. E sono orgoglioso di essere l’unico attore, forse nel mondo, che ha saltato lo squalo due volte“. Winkler ha infatti replicato comicamente la scena nella serie Arrested Development.

Ron Howard ha commentato dal canto suo, nel 2006: “Ricordo di aver pensato che creativamente non era il nostro miglior episodio ma lo stunt era davvero buono e capii perché volevano farlo. La cosa che va ricordata circa l’idea del salto dello squalo è che lo show ha continuato ad essere un grosso successo per anni. Quindi [per me più che altro] è un’espressione divertente“.

In effetti “saltare lo squalo” si usa più simpaticamente che come espressione critica, volendo parlare dell’episodio di una serie in cui le cose in una maniera o nell’altra si sono spinte troppo in là, o si è osato troppo, scontentando critica e pubblico ma in maniera poi “perdonabile”. In ogni caso non è una “regola”: molte serie, come Fonzie, sopravvivono al salto dello squalo e lo rendono poi anzi con successo parte della propria mitologia.

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