Succession: la storia fin qui

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Tutti pronti per la quarta stagione di Succession? Ecco dove siamo arrivati finora con la storia della famiglia Roy

La quarta stagione di Succession sta per iniziare ed è arrivato il momento di fare un ripasso di tutto quello che è successo nelle prime tre stagioni e fino ad ora per arrivare preparati ai nuovi episodi, in onda su Sky Atlantic a partire dal 3 aprile. Ovviamente, se non avete visto la serie tutto quanto segue è da considerarsi SPOILER.

Come sappiamo abbiamo a che fare con le vicende della famiglia Roy, il cui capostipite, l’anziano Logan Roy, è a capo di un impero mediatico multimiliardario che si chiama Waystar-Royco. Giunto ad una certa età e mostrando anche segni di senilità, Logan si trova a dover decidere a quale dei quattro figli lasciare le redini dell’azienda, salvo molteplici volte cambiare idea e restare al suo posto.

Nella lotta per il potere sono coinvolti Kendall Roy, molto simile al padre come carattere ma convinto di essere migliore di lui, idealista, intelligente ma spesso vittimista e con gravi problemi di dipendenza; Roman Roy, persona erratica e sregolata dal grande potenziale ma dal carattere facinoroso e incostante, incapace di impegni e discussioni serie.

Siobhan “Shiv” Roy, l’unica figlia femmina, ambiziosa e machiavellica ma spesso schiava di una morale a doppio taglio che si piega ai suoi interessi; e Connor Roy, il maggiore, ingenuo e involontariamente ridicolo, fissato con l’idea di correre come Presidente degli Stati Uniti e fidanzato con una ex-squillo che scrive opere teatrali (o almeno, ci prova).

Attorno a loro tutta una serie di comprimari, tra fidanzate, “concubine”, amici e soci d’affari che si rivelano a tratti vittime e a tratti architetti di complesse macchinazioni. Spicca ovviamente la coppia comica formata da Tom Wambsgans, il marito di Shiv, e dal “cugino” Greg Hirsch; quest’ultimo poi personaggio che ha affrontato una straordinaria evoluzione e ha catturato la simpatia dei fan.

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Kendall è colui che fin dall’inizio mette in moto le cose, tentando un coup d’état per rimuovere il padre dal controllo della Waystar-Royco di fronte alla sua evidente inadeguatezza a capo del colosso. Oltre ad una visione limitata e rigida, Logan si mostra ormai troppo anziano per guidare media tradizionali come giornali e televisione nel mondo hi-tech dei social e delle app.

Un voto di sfiducia architettato da Kendall fallisce, mentre una seconda tentata acquisizione con un appoggio esterno riesce ma, proprio nella serata in cui il colpo pare andato a segno, Kendall cede alla sua dipendenza da cocaina e si ritrova coinvolto in un incidente in cui un cameriere perde la vita. Logan lo viene a sapere, e ne approfitta per ricattare il figlio.

Ken finisce così per diventare il burattino di Logan, umiliato e servile come manco un Theon Greyjoy, mentre il padre si impegna in altre acquisizioni che possano salvare l’azienda da un tracollo finanziario. Nel frattempo emergono tutta una serie di scandali, inabissati tempo addietro, riguardanti abusi sessuali e persino morti occultate, nascosti malamente da Tom e Greg.

La famiglia si ritrova sotto i riflettori mediatici e deve anche comparire per un’udienza a Washington. Infine, Logan spinge Kendall a prendersi tutta la colpa e a fare da capro espiatorio, cioè a dichiararsi colpevole e ad andare in prigione salvando tutta la baracca. Ma, con un voltafaccia epocale, Kendall si rivolta contro il padre e lo accusa di essere il male, dichiarandosi pronto a testimoniare contro di lui.

Si scatena una battaglia che vede Kendall scagliato contro Logan in stati alternati di euforia e di depressione, mentre i fratelli prendono a tratti posizione a fianco al padre tra promesse mantenute a metà, una facciata da salvare presso gli azionisti e beghe familiari che seguono mille derive.

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Nel frattempo succede di tutto: il matrimonio di Shiv e Tom va lentamente a rotoli, Roman viene tenuto in ostaggio in Turchia da alcuni terroristi e Greg si ritrova a fare causa a Greenpeace (il nonno, fratello di Logan, ha destinato all’ente l’eredità del nipote), mentre Connor continua ad essere preso in giro per il suo 1% conquistato nella improbabile corsa alla Casa Bianca.

Arriviamo alla fine della terza stagione: la famiglia si ritrova riunita in Italia per via del nuovo matrimonio della ex-moglie di Logan (madre di Ken, Rome e Shiv), e in quell’occasione il capostipite conclude un accordo cedendo la Waystar-Royco ad un’azienda hi-tech svedese, guadagnando un sostanzioso bonus uscita e, di fatto, voltando le spalle ai figli.

Vedendosi tagliati fuori Ken, Rome e Shiv decidono di allearsi una volta per tutte contro il padre, ma Kendall ha un tracollo nervoso e confessa il suo “omicidio” in lacrime, dichiarando di essere rotto “in mille pezzi”. Sembra che sia giunto per lui il momento di una vera maturazione a fronte dell’ingombrante eredità morale, psicologica e caratteriale che il padre gli ha lasciato sulle spalle.

Pare che siamo diretti verso una battaglia finale all’ultimo sangue tra i figli e il padre, tra antico risoluto e glaciale e moderno entusiasta ma incerto. Potrà succedere di tutto e vista la trattazione in Succession di una moralità complessa e stratificata, fortemente “umana”, non è detto che alla fine ci sia un “buono” che emergerà come vincitore.

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