V per Vendetta: 10 curiosità sul film con Hugo Weaving

Il 17 marzo 2006 usciva nelle sale V per Vendetta, ecco 10 curiosità sul cult tratto dal fumetto di Alan Moore e David Lloyd.

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Il 17 marzo 2006 usciva nei cinema italiani V per Vendetta (V for Vendetta) un film diretto da James McTeigue, adattamento dell’omonimo fumetto di Alan Moore. Il film ha riscontrato un clamoroso successo sia per il carisma del protagonista interpretato da Hugo Weaving che non vediamo mai in volto sia per il messaggio rivoluzionario della pellicola, che è divenuta anche un’icona politica con l’ormai celeberrima maschera di Guy Fawkes, simbolo di anarchia e libertà che spesso appare in manifestazioni di protesta in tutto il mondo.

La storia è ambientata in un mondo distopico, in una Germania alternativa che, uscita vincitre dalla Seconda Guerra Mondiale, ha trasformato la Gran Bretagna in una colonia nazista, governata da un regime totalitario. A questo sistema repressivo vi si oppone un misterioso individuo che si fa chiamare V.

1) James Purefoy abbandonò il set di V per Vendetta durante le riprese

Al principio il ruolo di V era assegnato a James Purefoy, che però abbandonò le riprese dopo 4 settimane perchè non era a suo agio a recitare costantemente sotto la maschera. L’attore è stato quindi sostituito da Hugo Weaving. Alcune scene con Purefoy sono state comunque mantenute nel montaggio finale. Il regista James McTeigue ha detto in un’intervista: “Posso notare la differenza? Sì. Il pubblico può notarla? Ne dubito.”

2) L’interpretazione di Hugo Weaving sotto la maschera

Una delle principali sfide di V per Vendetta era come poter dare vita al personaggio di V sotto una maschera inespressiva. Inizialmente si era pensato di utilizzare un microfono posto all’interno della maschera ma non funzionò. L’attore Hugo Weaving, noto per le sue interpretazioni nella trilogia Matrix nel ruolo dell’Agente Smith e nel Signore degli Anelli e in Lo Hobbit nel ruolo del re Elrond, ha dovuto quindi, oltre che recitare tutte le scene, ridoppiarle in post-produzione.

3) La produzione voleva progettare maschere diverse

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Nella graphic novel, l’illustratore David Lloyd spesso cambiava sottilmente la maschera di Guy Fawkes di V per adattarsi all’umore di una particolare scena. Il regista pensò quindi di progettare diverse maschere sottilmente diverse, ma alla fine si optò per modificare le ombre e l’illuminazione in post-produzione.

4) La scena dell’esplosione al Parlamento

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Per la scena dell’esplosione del Parlamento sono stati utilizzati veri e propri carri armati dell’esercito dismessi. Ogni notte, prima di essere trasportato sul posto, ogni carro armato è stato ispezionato dal personale di sicurezza del governo per garantire che l’armamento non fosse funzionale e non fosse stato alterato in alcun modo. Sono stati poi portati da camion senza fermate durante il trasporto, e sono stati accompagnati da agenti di sicurezza armati per tutto il tragitto. Per girare la celebre scena, la produzione ottenne il permesso di girare solo tra la mezzanotte e le 4:30 del mattino, bloccando il traffico solo per 4 minuti alla volta. 

5) La scena del domino

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Una delle scene di V per Vendetta più celebri è quella del domino, dove V ribalta le tessere nere e rosse per formare la lettera V. Realizzarla ha richiesto un impegno non indifferente. Sono state utilizzate ben 22.000 tessere e ci sono voluti quattro professionisti del domino e 200 ore per assemblare il tutto. Pare che per alcuni giorni il set venne chiuso a tutti tranne che ai professionisti durante l’allestimento delle tessere, si temeva che i passi o addirittura le voci di qualcuno potessero far crollare tutto, buttando via ore ed ore di lavoro.

6) V per Vendetta e Einstein

Nel primo incontro tra il protagonista V e Evey, interpretata da una giovane Natalie Portman, lui le dice “Io, come Dio, non gioco a dadi e non credo nelle coincidenze”. Questa è un omaggio alla celebre frase di Albert Einstein “Dio non gioca a dadi con l’Universo”, che scrisse in una lettera al suo amico e collega Niels Bohr.

7) Alan Moore VS il film

alan moore
Credits: YouTube/Alan Moore – Read Terrible Books – Storytelling – BBC Maestro

Nel fumetto da cui è tratto V per Vendetta, la causa principale di V era l’anarchia, non la libertà. Nel film non si fa riferimento all’anarchia per questo l’autore si è sempre dissociato totalmente dalla pellicola adattata dalle sorelle Wachowski che hanno scritto la sceneggiatura.

Alan Moore è stato molto critico nei confronti del film per aver cambiato quella che chiamava la struttura “anarchia contro fascismo” della sua graphic novel, in quella che vedeva come un’esplorazione del “neo-liberalismo americano contro il neo-conservatorismo americano” che avrebbe dovuto essere impostato negli Stati Uniti piuttosto che in Gran Bretagna.

8) Il cambio del nome del Cancelliere Adam Sutler

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Il ruolo del Cancelliere Adam Sutler è stato assegnato a John Hurt che al principio si rifiutò di interpretare la parte di un dittatore tiranno. Nel fumetto il Cancelliere si chiama Adam Susan, ma il nome è stato cambiato nel film per dare un’assonanza con il nome di Hitler, in quanto la posizione politica del Cancelliere ha delle somiglianze con quelle del dittatore tedesco.

9) V per Vendetta doveva uscire nelle sale il 4 novembre

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L’uscita di V per Vendetta era originariamente prevista per il 4 novembre del 2005 in concomitanza dell’ anniversario della Congiura delle polveri di Fawkes, volto della maschera che indossa V (qui la storia vera), citata nella pellicola. Ma poi l’uscita del film fu posticipata al 17 marzo 2006 per motivi di produzione.

10) La lettera V in V per Vendetta

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Il legame tra il numero 5 e la lettera V è costantemente richiamato in V per Vendetta. V è il corrispettivo romano del numero 5 e entrambi sono spesso presenti durante le scene del film. A partire dal discorso iniziale che V fa per presentarsi ad Evey, in cui la lettere V figura 55 volte. Nel nome stesso di Evey troviamo la E, quinta lettera dell’alfabeto, ovviamente la V e la Y che è la venticinquesima lettera (multiplo di 5). Anche la cella dove era stato recluso V in passato era stata la numero 5.

Inoltre in una delle scene finali del film, nell’inquadratura del Big Ben possiamo notare come l’orologio segni le 11.05, formando con le lancette la lettera V, e questo è un richiamo al 5 novembre (undicesimo mese dell’anno), giorno della Congiura delle polveri.

Conoscevate queste curiosità sul celebre V per Vendetta?

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