Dal 9 Marzo solo al cinema il sesto capitolo della gloriosa saga horror Scream, con Jenna Ortega e Courtney Cox. La nostra recensione (rigorosamente no spoiler) di Scream IV.
Chiamatelo pure Scream 6 o Scream VI, la sostanza non cambia. Sotto la guida dei registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett la saga Scream ha trovato definitivamente il suo nuovo passo, la sua nuova dimensione, giungendo felicemente al sesto capitolo, ma soprattutto alla città di New York.
La Grande Mela si sostituisce così alla storica location di Scream, l’immaginaria cittadina di Woodsboro in California, mentre la coppia formata da Melissa Barrera e Jenna Ortega, alias le sorelle Carpenter, cerca ingenuamente di lasciarsi il passato e l’orrore alle spalle per ripartire da zero.
Il cortocircuito metacinematografico resta naturalmente la chiave di volta della saga, e come in Scream 5 sarà la stessa Mindy, la super cinefila esperta in Horror, interpretata dall’esplosiva Jasmin Savoy Brown, a indicarci la via.
Se il significato della parola requel si fonda sull’idea di un sequel che non sia banalmente il sequel, ma anche un reboot, ovvero un film che proceda alla rifondazione del mito, nessuno è più al sicuro, neanche i proverbiali personaggi storici, pronti ormai a essere sacrificati in nome della saga.
E se Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett ci ricordano dall’inizio che uccidere James Bond o Luke Skywalker non è più un tabù nel cinema contemporaneo, non può che continuare il gioco tra passato e presente, realtà e finzione, mentre il nuovo Ghostface si presenta ancora più violento, più spietato e inarrestabile che mai.
Scream 6: La trama (no spoiler)
Le sorelle Carpenter insieme agli amici Mindy e Danny hanno lasciato Woodsboro. Mentre Tara è felicissima della sua nuova vita da universitaria a Manhattan, Samantha fatica a elaborare il passato, il fantasma di suo padre Billy Loomis, dell’ex fidanzato, il terrore di condividere le stesse pulsioni omicide di quel genitore che è stato anche il primo Ghostface.
L’ombra del passato si concretizza per altro nelle teorie complottiste che la vedono suo malgrado protagonista. E quando Ghostface torna a colpire, a indagare saranno il Detective Bailey (Dermot Mulroney) e Kirby Reed (Hayden Panettiere), tornata direttamente dal mondo di Scream 4, questa volta in veste di agente dall’FBI.
Scream 6: Recensione
Scream 6 arriva solo al cinema questo 9 Marzo (Ph: @Paramount Pictures)
Per i fan della saga Scream, iniziata nel lontano 1996 sotto l’egida di Wes Craven, ogni nuovo appuntamento con Ghostface resta comunque una festa, o meglio un’allegra festa di morte.
Anzitutto, ben prima del successo della serie Mercoledì, gli autori avevano già avuto l’intelligenza di scommettere sul talento di una giovanissima Jenna Ortega, oltre a riportare in scena i volti storici della saga, su tutti Courtney Cox, presenza fondamentale anche nell’intreccio di Scream 6.
Ma se Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett hanno saputo rilanciare efficacemente i destini della saga, l’intuizione determinante è stata proprio giocare con la sua stessa natura post-moderna, elevata fino alla ennesima potenza.
Ogni capitolo di Scream sa cibarsi della sua stessa carne, guarda e sorride essenzialmente a se stesso, attraverso un sistema di citazioni e rimandi interni che spazia dai capitoli precedenti all’intera Storia dell’Horror, giocando costantemente sul doppio registro dell’ironia e dell’orrore, anche perché ridere delle ossessioni e nevrosi di un cinefilo, significa in fondo ridere di noi stessi.
Ma è in particolare un elemento del linguaggio audiovisivo messo a punto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett che ci ha fatto innamorare di Scream 5 e torna a convincerci anche in questo sesto capitolo. Ovvero, l’attenta costruzione delle aggressioni, ovvero delle sequenze esplicitamente slasher.
Fotografia, montaggio, inquadrature ed effetti sonori ci trascinano di prepotenza dai territori dell’horror comedy al regno del perturbante, grazie a sequenze sempre più carnali. E senza fare spoiler, possiamo comunque anticiparvi che il nuovo Ghostface si presenta ancora più imprevedibile, giungendo perfino a colpire con armi diverse dallo storico coltello Buck.
Il cortocircuito teen drama e horror si gioca tutto nella brutalità dei primissimi piani, dei dettagli e dei suoni, perché come insegna il maestro Alfred Hitchcock, è proprio il sound-design, il suono agghiacciante della lama che fende la carne, ottenuto in realtà attraverso il sapiente mix di bistecche e meloni, l’elemento chiave di Psycho.
Forse, a livello di trama e intreccio, Scream 6 resta meno interessante del precedente Scream 5. Eppure, il nuovo capitolo riserva almeno una sequenza degna di entrare nei vostri cuori, o forse nei manuali di Storia del Cinema. Se il campo da gioco non è più Woodsboro ma New York City, i registi hanno saputo giocare anche con nuovi cliché.
Preparatevi allora a correre allora sui binari della famigerata metropolitana di New York nella notte di Halloween, quando Ghostface diventa materialmente uno, nessuno e centomila: la maschera di un costume da pochi dollari o forse il vero volto di uno o più emulatori, fan devoti pronti a incarnare ancora quel serial killer, destinato eternamente a morire e rinascere.
Scream 6 (o se preferite Scream VI) vi aspetta al cinema da questo 9 Marzo. Buon divertimento!
