Batman, Tim Burton: “Non capivo Jack Nicholson”

Parlando con Empire, Tim Burton ha raccontato del suo rapporto con Jack Nihcolson sul set di Batman

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Batman del 1989, diretto da Tim Burton, è uno dei film più apprezzati della storia del Cavaliere Oscuro. Gran merito del successo di quella pellicola va ricercato nella performance di Jack Nicholson nei panni del Joker. A distanza di oramai molti anni dall’arrivo al cinema del film, Burton è tornato a parlare con Empire del suo rapporto complicato ma proficuo col grande attore.

Jack ha un modo di parlare molto astratto – ha detto il regista. Quando mi diceva delle cose, io dicevo: “Sì, ho capito”, e poi andavo da qualcuno e chiedevo: “Di che cazzo stava parlando?”. C’era questa strana comunicazione: non lineare, non connettiva… Ma per me era molto chiara. Mi sentivo come se avessimo una buona comunicazione in stile uomo delle caverne

Difficoltà di comunicazione a parte, Burton ha aggiunto che Nicholson lo ha aiutato a trovare il suo posto come regista.

[Nicholson] mi ha protetto e nutrito, mi ha fatto andare avanti, semplicemente non lasciandomi sopraffare dall’intera faccenda – ha aggiunto Burton. Mi sono sentito davvero supportato da lui in un modo molto profondo. Ero giovane e avevo a che fare con un grande studio, e lui mi ha semplicemente dato la fiducia necessaria per fare ciò di cui avevo bisogno. E lui essendo una voce di supporto ha avuto un sacco di risonanza con lo studio. Mi ha aiutato a superare l’intera faccenda. Mi ha dato forza.

Andando avanti con l’intervista Burton ha parlato oltre che di Batman anche della serie Netflix su Mercoledì.

Quando ho letto questo [sceneggiatura], mi ha parlato di come mi sentivo a scuola e di come ti senti nei confronti dei tuoi genitori, di come ti senti come persona. Ha dato alla famiglia Addams un diverso tipo di realtà. È stato un interessante combinazione.

Nel 1976, sono andato a un ballo di fine anno del liceo – ha spiegato Burton. È stato l’anno in cui Carrie è uscito. Mi sono sentito come un maschio Carrie a quel ballo di fine anno. Ho sentito quella sensazione di dover essere lì ma non farne parte. Non ti lasciano, quei sentimenti, per quanto tu voglia che se ne vadano

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