Scrooge: Canto di Natale, la Recensione del film animato Netflix

La nostra recensione di Scrooge: Canto di Natale, film Netflix che riporta in scena il Canto di Natale di Dickens in salsa animata.

SCrooge, canto di natale
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Dal 2 Dicembre è disponibile su Netflix Scrooge: Canto di Natale, nuovo adattamento in versione musical-animato del celebre romanzo breve di Charles Dickens del 1843.


L’opera di Dickens è uno dei più celebri racconti legati alla mitologia del Natale e innumerevoli sono le rielaborazioni cinematografiche del racconto (fra gli adattamenti animati possiamo ricordare Il canto di Natale di Topolino, cortometraggio del 1983 e l’esperimento di animazione al computer A Christmas Carol, diretto da Robert Zemeckis nel 2009).


Come riproporre quindi una storia già nota ai più rendendola interessante e adatta ad uno spettatore moderno?


Netflix, affidandosi al regista Stephen Donnelly, sceglie la strada più indolore, proponendo un film che ricalca fedelmente l’originale, offrendo solamente qualche guizzo di novità. Presente nella versione originale un cast vocale di livello in cui figurano Luke Evans, Jessie Buckley, Olivia Colman e Jonathan Majors.

Scrooge: Canto di Natale, la Trama

Riadattamento musicale soprannaturale con tanto di viaggio nel tempo del racconto di Natale per eccellenza. L’anima di Ebenezer Scrooge è in pericolo e all’uomo è concessa una sola possibilità durante la vigilia di Natale per affrontare il passato e costruire un futuro migliore.

Scrooge: Canto di Natale, la Recensione

Quando si sceglie di riproporre un classico ritorna sempre l’annosa domanda: innovare oppure attenersi al racconto originale?

Netflix con questa nuova versione animata del Canto di Natale sceglie di restare sul sentiero tracciato da Dickens senza proporre grosse innovazioni. Il canovaccio infatti segue pedissequamente il racconto di partenza, accompagnandoci nel viaggio dell’avaro Ebenezer Scrooge (doppiato in originale da Luke Evans) che guidato dagli spiriti del natale passato (Olivia Colman) , presente (Trevor Dion Nicholas) e futuro deve ritrovare la bontà nel suo cuore e l’amore per il Natale perso anni prima.

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Se sul fronte narrativo Scrooge zoppica non riuscendo a dare giusto risalto ai vari passaggi narrativi (che sembrano accavalcarsi uno dietro l’altro fin troppo frettolosamente) l’adattamento di Donnelly riesce comunque a trovare il suo punto di forza in un’animazione particolarmente colorata e vivace.

Nelle sequenze in cui assistiamo ai vari viaggi nel tempo di Scrooge c’è grande cura nei colori e nei movimenti dei personaggi, in generale si riscontra una fantasia visiva apprezzabile e, in alcuni momenti, persino notevole.

Funzionano anche le parti musicali. Sebbene non siano ben scandite e rallentino troppo la progressione del film (siamo ben lontani dal perfetto equilibrio fra narrazione e parti musicali presente nei migliori classici animati della Disney), offrono comunque alcuni momenti ben coreografati e di ampio respiro.

Inoltre a fare gran parte del lavoro è un cast vocale che spicca e offre interpretazioni coinvolgenti e sentite , nota di merito a Jessie Buckley (che dà la sua voce a Isabel, vecchia fiamma di Scrooge). Oltre a regalare sempre performance attoriali di livello la giovane attrice si rivela anche grande interprete vocale.

Dalle sequenze musicali emerge fedeltà al racconto e reale comprensione dell’atmosfera creata da Dickens. È infatti da notare che a lavorare alle canzoni è stato Leslie Bricusse, compositore britannico due volte premio Oscar che scrisse le canzoni per Scrooge, musical del 1970 che già riadattava la novella di Dickens.

Nel recente film d’animazione Bricusse (anche co-autore della sceneggiatura insieme al regista Stephen Donnelly) reinterpreta le canzoni scritte per il musical del 1970. Il compositore non ha poi purtroppo potuto vedere l’opera completa, essendo scomparso a lavorazione non ancora ultimata (il film è dedicato alla sua memoria).

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Purtroppo il film arranca più volte, non riuscendo mai a distaccarsi dall’opera originale, alla lunga il viaggio di Scrooge sembra procedere senza particolare ispirazione e determinati clichè tipici dei film d’animazione (classiche gag slapstick o situazioni viste e riviste) si ripetono fin troppo appesantendo il tutto.

Sarebbe ingiusto fare un paragone con il Pinocchio iconoclasta di Del Toro (su Netflix dal 9 Dicembre), opera di per sé profondamente autoriale e dall’ intento ben diverso ma a fine visione di questo Scrooge: Canto di Natale resta comunque difficile non chiedersi cos’abbia portato di nuovo questa nuova versione del racconto di Dickens.

La risposta è che purtroppo di nuovo o memorabile c’è ben poco, nonostante questo il film di Donnelly può risultare gradevole grazie ad un comparto visivo fantasioso e colorato, alle canzoni ben interpretate dal cast e alla capacità di far rivivere (anche se solo a tratti) quello spirito del Natale tanto caro al racconto di Dickens.

Scrooge: Canto di Natale, il Cast

  • Luke Evans: Ebenezer Scrooge
  • Olivia Colman: Spirito del Natale Passato
  • Trevor Dion Nicholas: Spirito del Natale Presente
  • Jessie Buckley: Isabel Fezziwig
  • Jonathan Pryce: Jacob Marley Johnny
  • Flynn: Bob Cratchit Devon
  • Pomeroy: Kathy Cratchit
  • James Cosmo: Signor Fezziwig
  • Fra Fee: Harry Huffman
  • Giles Terera: Tom Jenkins
  • Zaris-Angel Hator: Beryl Homer
  • Todiwala: Tamal
  • Sil Van Der Zwan: Ebenezer Scrooge (giovane)
  • Jemina Lucy Newman: Jen Scrooge

Scrooge: Canto di Natale, il Trailer ufficiale

A cura di Marco D’Agostino