Declan McKenna: il nuovo David Bowie? [VIDEO]

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Declan McKenna è un bravissimo cantante inglese con obiettivo specifico: diventare il David Bowie della nostra era. Vi sembra che possa farcela?

In un’intervista per BBC del 2017 Declan McKenna dichiarava, alla domanda su quale cantante intedesse emulare: “David Bowie“. Un percorso per certi versi già deciso, anche se molto di ciò che fa l’artista non corrisponde a ciò che faceva Bowie alla sua età e anche se ovviamente parliamo di due epoche diverse.

Ma McKenna diceva, nell’intervista: “Devi cercare di fare la migliore musica possibile e non ci puoi riuscire emulando qualcuno che non pensi sia il migliore. E io penso che la musica di David Bowie, in molti sensi, sia il picco della musica. Ovviamente non credo di essere bravo come lui ma mi piacerebbe esserlo”.

“Vorrei essere capace di fare qualcosa di buono come Hunky Dory o Young Americans“. Non sappiamo se Declan McKenna, classe 1998, potrà davvero essere un nuovo David Bowie; ma una cosa va detta: di certo è sulla buona strada e non parliamo solo delle sue aspirazioni e delle sue canzoni.

L’artista londinese si è fatto notare nel 2015, a soli 17 anni, vincendo un contest per esibirsi al prestigioso Festival di Glastonbury. Nello stesso anno ha pubblicato Brazil, canzone di protesta contro la FIFA. Tra singoli ed EP nel 2017 ha pubblicato il suo primo album, What Do You Think About the Car?, con ottimi singoli come Humongous, Paracetamol e The Kids Don’t Wanna Come Home.

Ma il suo “periodo Bowie”, se così possiamo definirlo (e lo potremo fare con certezza solo tra qualche anno) inizia con il suo secondo album, Zeroes, uscito nel 2020. Da quel momento McKenna ha iniziato ad adottare un’estetica glam, particolare e rara nel panorama musicale di oggi e che si ritrova in ben pochi artisti come Yungblud, per esempio.

Il suo approccio è però chiaramente reminiscente dello stile di Bowie e lo si ravvisa non solo nei suoi costumi e nelle rappresentazioni fantasiose dei suoi video ma anche nei brani stessi: pezzi come Beautiful Faces (una delle migliori canzoni del 2020 in assoluto, nonché una delle più sottovalutate di quell’anno), Twice Your Size e The Key to Life on Earth ne sono la chiara dimostrazione.

Ascoltando Zeroes sembra in effetti di sentire proprio il Bowie del periodo di Ziggy Stardust, non forse quello dell’album omonimo quanto appunto quello di Hunky Dory o Aladdin Sane. Un misto di folk, glam e brit rock con un cantato sgraziato e ruvido ma che segnala anche una forte sensibilità melodica.

E alla sua verve “alla BowieMcKenna aggiunge anche un elemento certo non raro tra le nuove leve musicali, ma nel suo caso decisivo: un orientamento sessuale non decisamente definito, come quello del grande cantante scomparso nel 2016. Ha infatti dichiarato: “Non avrei mai detto che la mia sessualità sia ristretta a qualunque genere. Potrei definirla pansessualità, a seconda di chi sta parlando con me”.

Ad oggi (2022) McKenna ha pubblicato i due album sopracitati e diversi ottimi singoli a sé stanti, l’ultimo dei quali, intitolato My House, risale al 2021. Il mondo della musica è pronto per lui e in effetti tra i vari possibili aspiranti al titolo di un nuovo Bowie sembra che sia quello ad avere le carte più in regola. Ce la farà?

Fonte: BBC

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