Beavis e Butt-Head: la geniale critica musicale sui Pantera [VIDEO]

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Per certi versi come critici musicali Beavis e Butt-Head erano e restano insuperabili

C’erano una volta Beavis e Butt-Head: due adolescenti tipo degli anni ’90, molto (e volutamente) stereotipati, che passando la giornata sul divano della loro casa davanti alla televisione. E a guardare cosa? I video musicali su MTV. Il che ha perfettamente senso, visto che il loro show va in onda proprio su MTV.

Il format è innovativo per l’epoca, nonché meta-testuale: i due guardano gli stessi videoclip che MTV manda in heavy rotation, ma li commentano goliardicamente e spesso con argomenti terra-terra. Si svegliano quando nei video compare una bella ragazza, magari in abiti succinti, e quando la musica spara rock a tutto volume.

Del resto dalle loro magliette (AC/DC e Metallica) si evince che sono fan della musica heavy e in quel periodo produzioni del genere su MTV non mancano. Gli anni ’90 sono infatti la decade d’oro del rock alternativo: Nirvana, Soundgarden e Smashing Pumpkins; ma questo lascia spazio anche a molte formazioni di generi attigui come il nu metal o il pop punk.

Un periodo nel quale quindi è normalissimo trovare su MTV un video come quello di This Love, singolo dei Pantera del 1992, tratto dal famosissimo album Vulgar Display of Power (quello con il tizio in copertina che si becca un pugno). Un grande successo, che un giorno i due perditempo si trovano a commentare dal loro divano.

E la loro “critica” è per certi versi geniale, riletta ancora oggi: “Ehi Butt-Head, ma questo tizio dei Pantera non si rilassa mai?” commenta infatti Beavis quando parte il primo, brutale ritornello della canzone. Si parla naturalmente del buon vecchio Phil Anselmo, cantante noto per la sua aggressività e non solo canora.

“Mah, non penso” risponde Butt-Head. “Il padre di questo tizio deve averlo preso a calci nel culo quand’era un ragazzo. Doveva essere tipo: ‘Diavolo Pantera, è meglio che tratti la tua matrigna con rispetto, o ti faccio dormire in strada! Diamine Pantera, ti ho detto di alzarti e di andare a tagliare quel prato! Ti prendo a calci nel culo se non la smetti di piangere come una femminuccia!”

Una critica molto più acuta di quel che si potrebbe pensare, perché chiama in causa il retroterra spesso disfunzionale delle famiglie delle rockstar, le quali una volta adulte si danno a musica hard rock e violenta per compensare i maltrattamenti dei genitori o a trasgressioni varie per sbeffeggiarne la morale, sovente loro imposta durante l’infanzia.

Inoltre emerge un sottotesto di critica sociale americana: “Pantera”, cioè l’incarnazione futura di Anselmo che vive nel suo io bambino, viene maltrattato, sgridato e preso in giro dal padre perché è “una femminuccia”, e il riferimento alla matrigna segnala un divorzio e una situazione familiare caotica. Non è esattamente il caso di Anselmo, d’accordo, ma quanta roba riescono tirare fuori questi due in un minuto e quaranta di video?

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