La vita di Dennis Rodman in un biopic: Majors in trattative

Nel film biografico 48 Hours in Vegas verrà raccontato il leggendario viaggio che ha fatto il cestista nella città del peccato nel 1998, durante le finali dell'NBA.

Dennis Rodman
Credits: TOM MIHALEK/AFP via Getty Images
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Dennis Rodman è uno storico campione di pallacanestro statunitense, ritiratosi dalle scene nel 2000 dopo una carriera leggendaria durante la quale ha vinto cinque titoli NBA e per, sette volte consecutive, dal 1992 al 1998, ha dominato la classifica dei rimbalzisti, ottenendo il premio di miglior difensore della lega per ben due volte. Insomma, una figura leggendaria che entrò nella storia per aver militato nei Chicago Bulls dal 1995 al 1998 nel momento di massimo splendore della squadra, che vedeva la presenza di nomi del calibro di Michael Jordan e Scott Pippen.

Ad ogni modo, Dennis Rodman si è sempre distinto dagli altri suoi compagni per uno stile di vita davvero eccentrico ed in particolare un suo viaggio rimase nella storia: nel 1998, durante le finali dell’NBA proprio mentre era nei Chicago Bulls, decide di partire per due giorni per Las Vegas, 48 ore di mistero e follia che a quanto pare saranno raccontate in un film, 48 Hours in Vegas. Il biopic in questione, prodotto da Lionsgate, a detta di ComicBook, potrebbe vedere Jonathan Majors come protagonista.

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Nonostante sia ancora in trattative, la scelta di Majors sembra ponderata e intelligente considerando il potenziale artistico che sta sviluppando recentemente con un recente ingresso nel mondo MCU con la sua interpretazione di Colui che rimane e la sua partecipazione all’apprezzata Lovecraft Country – La terra dei demoni (2020). Tale progetto dedicato alla vita di Dennis Rodman vede la sceneggiatura ad opera di Jordan VanDina (The Binge, SuperMansion) con la produzione esecutiva di Phil Lord e Chris Miller noti per aver diretto Spider-Man: Un nuovo universo (2018).

Ad ora il lungometraggio incentrato sull’evasione dalla routine di Dennis Rodman è ancora avvolto nel mistero, tenendo conto che è ancora in fase di pre-produzione. Un titolo che sembra davvero interessante, soprattutto alla luce del fatto che questa storia è stata accennata anche all’interno della serie Netflix The Last Dance (show incentrato sulla carriera di Michael Jordan), in particolare nel terzo episodio.