Oklahoma: trovato morto carcerato costretto ad ascoltare Baby Shark

Shark
Condividi l'articolo

Baby Shark è stata usata come strumento di tortura dai secondini. Il prigioniero, che anni fa aveva sporto denuncia per via dei maltrattamenti, è stato trovato morto

Un caso assurdo e per nulla da ridere quello di John Basco e della canzone Baby Shark, il famoso tormentone per bambini (e video più visto di sempre su YouTube). In una prigione dell’Oklahoma infatti la canzone è stata ripetutamente usata dalle guardie per torturare Basco e altri prigionieri nella struttura. E ora il carcerato, che aveva 48 anni, è stato trovato morto.

Le torture avevano avuto luogo nel 2019, quando Basco e altri carcerati erano stati, secondo i resoconti, legati a un muro e costretti ad ascoltare Baby Shark a ripetizione, senza fine. Un’immagine che non può non ricordare le torture della prigione di Guantanamo e dei prigionieri durante la Seconda Guerra del Golfo, condotte a suon di nu metal.

Anche se qui cambia il genere, lo scandalo rimane. All’epoca, nel ’19, un tenente carcerario si era dovuto dimettere e due guardie erano state licenziate per via dello scoppio del caso. E ora Basco, nuovamente arrestato e imprigionato giovedì scorso, è stato trovato morto nella sua cella in circostanze misteriose.

Che è quello che sottolinea il suo avvocato, tale Cameron Spradling: “Sono davvero infastidito da questa cosa. Una delle vittime di Baby Shark è convenientemente morta tre giorni dopo il suo arrivo in prigione. Com’è successo? Il procuratore distrettuale ha appena perso uno dei testimoni per il processo in attivo. Per me, questa cosa non supera il test della puzza”.

Fonte: CBS News

Continuate a seguirci su LaScimmiaSente