10 band che hanno cambiato radicalmente il loro sound, alienando i fan [LISTA]

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5. Bring Me the Horizon

Poche evoluzioni nella storia del metal hanno portato un gruppo tanto lontano, da un estremo all’altro. E i fan dei BMTH della prima ora tuttora non si capacitano di come la band di Oli Sykes sia giunta a lidi che li vedono flirtare con indie, elettronica, pop e rock alternativo. Amo, del 2019, è l’esempio più eclatante di questa trasformazione dei BMTH: un traguardo per molti fan imperdonabile.

6. Metallica

La linea di demarcazione, nel caso dei Metallica, sappiamo bene qual è: il famigerato Black Album, per alcuni apice della creatività del quartetto con annessa svolta alt metal; per altri l’inizio della fine, che porterà poi agli “inascoltabili” Load e Reload e in seguito ad un ritorno al thrash poco ispirato e che è un po’ un continuo riciclo del loro periodo classico. Voi da che parte vi schierate?

7. Red Hot Chili Peppers

L’evoluzione del sound dei Red Hot Chili Peppers attraversa fasi lunghe e complicate, ma per molti il punto di non ritorno già anni fa è stato By the Way, un album indiscutibilmente pop e che accoglieva quantità non ammesse (per i fan storici) di melodie e ritornelli orecchiabili. Sono passati vent’anni: in quanto avranno cambiato idea (magari in peggio)?

8. Genesis

Come i Queen, anche i Genesis (su guida di Phil Collins) hanno affrontato l’arrivo della new wave dandosi a synth, ritmi elettronici, hit dal sapore dance e canzoni d’amore perfette per gli stadi negli anni ’80. Su tutto trionfava l’ingombrate immagine dell’istronico frontman, che conduceva il trio verso orizzonti (commerciali) ben diversi da quelli dei tempi di Peter Gabriel. In molti perciò ancora oggi con i Genesis si fermano a The Lamb Lies Down on Braodway (1974).

9. Radiohead

Non v’è dubbio che il cambiamento brutale operato dai Radiohead con Kid A abbia segnato un momento fondamentale e altissimo per la musica moderna. Ma all’epoca molti dei fan della prima ora non la presero così e non manca ancora oggi chi, tra i detrattori, considera il disco come l’inizio di una fase, per il gruppo inglese, pretenziosa ed inutilmente auto-celebrativa.

10. Blur

Quella dei Blur è un’altra difficile svolta poco capita: all’apice del successo e in piena battaglia commerciale con gli Oasis, improvvisamente nel 1997 Damon Albarn e soci scartano il collaudato e orecchiabile britpop per un rock alternativo via via sempre più sperimentale, omni-inclusivo e chiuso in sé stesso; anche se non mancheranno momenti sempre memorabili, quali Song 2 (qui sotto).

Che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti

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