Arabia Saudita: in progetto un grattacielo lungo 170 km che conterrà una megalopoli [VIDEO]

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La concezione di Neom parte anche dalla forte volontà dell’Arabia Saudita di staccarsi dall’immagine tradizionale dei paesi islamici, virando verso una società più flessibile e moderna. Una realtà quindi futuristica, sostenibile e accogliente per tutti, che però così descritta assomiglia più ad una specie di gigantesco centro commerciale.

Si va inoltre in direzione diametralmente opposta a quella, suggerita da molti pensatori, di un decentramento urbano e sociale, anche per evitare nuove pandemie e in generale per creare una vita più salubre e spaziosa per tutti. Qui avverrà il contrario: quanto saranno grandi le abitazioni? Come si svolgerà la vita di comunità? Come si eserciterà il governo della città? Tutte cose ancora da chiarire.

Ovvio: se il modello funzionasse sarebbe di certo una grande innovazione e potremo in effetti dare un primo sguardo a come vivrà sul pianeta Terra l’umanità del futuro. Anche se rinchiudersi in grandi strutture, come negli Abissi d’Acciaio di Isaac Asimov, non può non suonare almeno un po’ distopico.

La prima fase del progetto andrà avanti fino al 2030 e costerà all’Arabia Saudita qualcosa come l’equivalente di 300 miliardi di euro. Sembra che la spinta del principe dietro il progetto sia fondamentale: vuole che l’Arabia abbia “le sue proprie piramidi” e che sia riconosciuta a livello internazionale e non solo per le solite ragioni (esportazione di petrolio, ecc.).

Si prevede comunque un boom di popolazione nei prossimi anni al quale Neom risponderà con la creazione di 380mila posti di lavoro. Ma si va oltre, considerando che le previsioni indicano una crescita nel regno di 50 milioni di persone entro il 2030, delle quali metà straniere. Stiamo per dare uno sguardo ad un futuro brillante o con un lato ombroso che sarebbe meglio non vedere?

Fonte: The Guardian

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