Errol Musk, the father of tech billionaire Elon Musk who spent his early life in apartheid-era South Africa, poses for a portrait at his house Langebaan, South Africa on May 26, 2022. (Photo by GIANLUIGI GUERCIA / AFP) (Photo by GIANLUIGI GUERCIA/AFP via Getty Images)
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Scatena la bufera l’annuncio della “reunion” a metà dei Pantera senza i fratelli Abbott
Comprensibilmente, non appena Phil Anselmo e Rex Brown hanno annunciato una reunion ufficiale con il nome Pantera, i fan della storica band metal sono insorti in tutto il mondo. E la ragione è tranquillamente comprensibile: all’evento mancheranno i due componenti fondamentali della formazione, e per con una buona giustificazione: sono morti.
“Dimebag” Darrell Lance Abbott, chitarrita leggendario e fulcro del suono della band, e il fratello batterista Vinnie Paul Abbott, sono infatti entrambi passati a migliori vita. Come tutti sanno Darrell è stato assassinato nel lontano 2004, mentre Vinnie Paul è morto più di recente, nel 2018.
Una reunion senza i due musicisti ma sfruttando sempre il nome Pantera suona in effetti un po’ come una appropriazione indebita e un tentativo di sfruttare la fama del nome stesso. Come se, tanto per fare un esempio con un altro genere, Mike Rutherford e Tony Banks riunissero i Genesis senza Phil Collins, Peter Gabriel e/o Steve Hackett.
Così sembrano pensarla la gran parte dei fan della band, che sono accorsi in massa su Twitter e sui social per esternare la propria indignazione di fronte a quella che sembra solo la classica “operazione commerciale”. E come possiamo vedere, in molti non si sono risparmiati.
Ecco alcuni dei tweet. Come vediamo in uno si fa riferimento alla possibilità dell’inserimento in formazione di Zakk Wylde per “coprire” il ruolo del compianto Dimebag. E un fan dice in effetti che “dieci anni fa sarebbe stato un bellissimo tributo”, ma ora “senza i fratelli Abbott non ha molto senso”.
Un altro dice: “Il 99% delle volte supporto una band [che sceglie] di continuare dopo la morte di un membro. Nel caso dei Pantera, non li supporto. Quei due [Dimebag e Vinnie] erano il cuore e l’anima della band”. Un pensiero in effetti condiviso da gran parte dei commentatori, bene o male.