Disney Plus e Netflix pagheranno i costi ai dipendenti che vogliono abortire

Disney Plus, Netflix, Sony, Meta e altri giganti dell'intrattenimento pagheranno le spese di viaggio ai dipendenti che vogliono abortire

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Credits: Wikimedia/ Commons - Netflix
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Come oramai sicuramente saprete, la Corte Suprema statunitense ha annullato la sentenza Roe v. Wade che ha concesso a milioni di donne l’accesso all’aborto (qui i dettagli). Il mondo si sta mobilitando in segno di protesta contro questa decisione ed anche giganti dell’intrattenimento come Disney Plus e Netflix non sono da meno.

Questi due colossi, insieme ad altri come Paramount, Comcast, Warner Bros. Discovery, Sony, Meta hanno dichiarato infatti che copriranno le spese di viaggio per i dipendenti che vogliono abortire ma che si trovano in Stati nei quali non sarà possibile.

Disney ha contattato i dipendenti per sottolineare che riconosce l'”impatto” della decisione della Corte Suprema. Per questo “si impegna a fornire un accesso completo a cure di qualità e convenienti” per tutti i dipendenti e le loro famiglie. Questo include la pianificazione familiare e la cura riproduttiva, “non importa dove vivano”, ha detto una fonte interna a Variety. Per i dipendenti che non possono accedere a un servizio medico, compresi gli aborti, in un luogo, ci saranno dei benefici di viaggio che consentiranno “una copertura conveniente per ricevere livelli di assistenza simili in un altro luogo”

Netflix ha affermato di offrire ai dipendenti e alle persone a loro carico fino a 10.000 dollari di rimborso di viaggio per cure contro il cancro, trapianti, cure per l’affermazione del genere o aborto. Warner Bros. e Discovery hano affermato di aver ampliato i propri benefici sanitari per i dipendenti che devono andare in altri Stati per accedere all’aborto

Un portavoce di Meta ha invece affermato che il gigante dei social media offrirà rimborsi di viaggio “nella misura consentita dalla legge”. Questo perché alcuni stati potrebbero cercare di trovare modi per limitare legalmente le persone a recarsi in altri stati per la procedura. 

Stiamo valutando il modo migliore per farlo, date le complessità legali coinvolte – ha affermato il portavoce.

I dipendenti Sony negli Stati Uniti ricevono il rimborso per il viaggio se è necessario accedere ai servizi sanitari disponibili nell’ambito del suo piano sanitario, che include l’assistenza sanitaria riproduttiva.

Cosa ne pensate?