Netflix, il CEO conferma l’arrivo dell’abbonamento con pubblicità

Ted Sarandos, CEO di Netflix, ha confermato durante il festival dei Lions di Cannes, l'arrivo di un nuovo abbonamento con pubblicità

netflix
Credits: Wikimedia/ Commons - Netflix
Condividi l'articolo

Da diversi mesi ormai si parla del nuovo abbonamento che Netflix vorrebbe introdurre che costi di meno ma che presenti annunci pubblicitari. Ieri, durante il festival dei Lions di Cannes, il CEO del gigante dello streaming Ted Sarandos, ha confermato queste insistenti voci.

Abbiamo lasciato fuori un grande segmento di clienti, ovvero le persone che dicono: “Ehi, Netflix è troppo costoso per me e non mi dispiace la pubblicità” – ha detto Sarandos giovedì. Aggiungeremmo un abbonamento con pubblicità. Non stiamo aggiungendo annunci al Netflix che lo conoscete oggi. Stiamo aggiungendo un abbonamento con pubblicità per le persone che dicono: “Ehi, voglio un prezzo più basso e guarderò gli annunci”

Il CEO ha confermato che la società è in trattative con potenziali partner pubblicitari. Resta da vedere se un nuovo abbonamento di questo tipo si rivelerà la soluzione ai problemi di crescita di Netflix che ha recentemente rivelato di aver perso 200 mila abbonati negli utlimi mesi (qui i dettagli). Poiché il prezzo delle azioni della società è crollato, si è diffusa la speculazione sul fatto che lo streamer potrebbe essere l’obiettivo di un’acquisizione.

LEGGI ANCHE:  5 film da vedere su Netflix – Marzo 2020 [LISTA]

Sarandos ha ammesso che un’acquisizione “è sempre una realtà, quindi dobbiamo stare con gli occhi spalancati” ma ha insistito che Netflix potrebbe tornare a crescere da solo. 

Il CEO ha anche nuovamente difeso la sua posizione a sostegno dei controversi speciali comici Netflix di Dave Chappelle e Ricky Gervais, affermando che la piattaforma è “sempre un sostenitore dell’arte” e che il servizio è “programmato per persone con una vera varietà di gusti e sensibilità”, notando che ciò che è ritenuto offensivo differisce da persona a persona.

Non renderemo tutti felici, ma questo è il bello dell’on-demand: puoi spegnerlo. Il motivo per cui fare comicità è difficile è che non ridiamo tutti della stessa cosa. Piangiamo tutti per la stessa cosa, quindi il dramma è un po’ più facile da realizzare, ma quando si tratta di commedia, è tutto molto diverso. Supportare la libertà d’espressione è davvero importante.

Che ne pensate?