Salò o le 120 giornate di Sodoma nominato film più disturbante di sempre

Il sito Complex ha nominato Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini il film più disturbante di sempre

Salò o le 120 giornate di Sodoma
Condividi l'articolo

Il sito Complex ha deciso di stilare la classifica dei film più disturbanti mai prodotti. E, al primo posto, c’è una delle pellicole italiane che maggiormente hanno fatto discutere nella storia del medium. Parliamo, ovviamente, di Salò o le 120 giornate di Sodoma, cult di Pier Paolo Pasolini del 1975. Il film è incentrato su quattro ricchi e corrotti libertini italiani ai tempi della Repubblica di Salò, periodo che segnò gli ultimi anni del fascismo in Italia. 

Il gruppo rapisce 18 adolescenti e li sottopone a 120 giorni di estreme torture sessuali e psicologiche.  A causa delle sue rappresentazioni grafiche di torture e stupri il film fu stato bandito in Australia, Nuova Zelanda, Iran e molti altri paesi. La storia si svolge in quattro parti, tutte basate sulla Divina Commedia e copre vari temi come la corruzione politica, l’autoritarismo, il nichilismo e la moralità. In un’intervista tratta dal set di Salò o le 120 giornate di Sodoma e e pubblicata da Dangerous Minds, Pasolini stesso disse:

LEGGI ANCHE:  10 film controversi di cui non vi dimenticherete facilmente

C’è molto sesso nel film, tendente verso il sadomasochismo, che ha una funzione molto specifica: ridurre il corpo umano a un bene vendibile. Rappresenta ciò che il potere fa all’essere umano, al corpo umano. Il mio bisogno di fare questo film è venuto anche dal fatto che odio particolarmente i leader del momento. Ciascuno di noi odia con particolare veemenza i poteri a cui è costretto a sottomettersi. Quindi, odio i poteri di oggi. È un potere che manipola le persone proprio come faceva ai tempi di Himmler o Hitler

Di seguito la top ten completa stilata dal sito Complex:

  • 1) Salò o le 120 giornate di Sodoma, Pier Paolo Pasolini, 1975
  • 2) Nekromantik, Jörg Buttgereit, 1987
  • 3) Cannibal Holocaust, Ruggero Deodato, 1980
  • 4) Pink Flamingos, John Waters, 1972
  • 5) Audition, Takashi Miike, 1999
  • 6) Henry, pioggia di sangue, John McNaughton, 1990
  • 7) In a Glass Cage, Agustí Villaronga, 1987
  • 8) Aftermath, Nacho Cerdà, 1994
  • 9) Requiem for a Dream, Darren Aronofsky, 2000
  • 10) Irréversible, Gaspar Noè, 2002
LEGGI ANCHE:  5 film italiani da vedere assolutamente - Seconda Parte

Che ne pensate di questa classifica?