10 Film da vedere se hai amato LOL [LISTA]

Consigli cinefili per chi ama LOL

Lol, italiano medio
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Tra un meme e l’altro, Lol è probabilmente il primo format televisivo, da diversi anni a questa parte, ad aver convinto il pubblico italiano in maniera trasversale. Da un pezzo ormai l’intrattenimento tv sembrava uscito dai radar delle nuove generazioni, divorato in termini di visibilità dall’esplosione delle serie on demand.

Fa quindi già notizia che un talent torni a prendersi prepotentemente quelle fasce da tempo disertate: ancor di più, che lo faccia un format improbabile come quello Prime.

Era almeno dalle primissime stagioni di Masterchef Italia non si assisteva a un fenomeno così popolare e pervasivo, e tanto basta a complimentarsi con gli autori. Ma il cinema che centra? Il rapporto tra comicità da teatro e grande schermo è un tema sempre aperto a discussione. P

rendere una gag pensata per un palcoscenico e inserirla in un contesto narrativo è già difficile – figurarsi mediarne la dinamica (verbale, fisica, temporale) attraverso un linguaggio di immagini. L’arte del comico è pensata per un rapporto uno a uno con il proprio pubblico: al cinema, ciò non può che tradursi in commedia, scrittura, racconto.

Oppure no? A mischiare i due piani ci hanno provato un po’ tutti, e nonostante il pubblico abbia spesso e volentieri risposto presente, restano pochissimi i comici ad aver trovato una seconda via espressiva nel cinema.

I protagonisti di queste due stagioni di Lol ci hanno provato quasi tutti. In Italia il film d’esordio non si nega a nessuno, e un’industria sostenuta per la quasi totale interezza da commedie non ha certo avuto problemi a trovare una parte (protagonista o supporto) per ognuno.

Ecco allora dieci film con cui, in maniera più o meno riuscita, i campioni del nuovo fenomeno Prime Video hanno provato a portare il loro lavoro sul grande schermo, in questi confusi anni di transizione.

10 film da vedere se hai amato LOL

Tutti Gli Uomini del Deficiente – Paolo Costella (1999)

Lol, tutti gli uomini del deficiente
Tutti gli Uomini del Deficiente

L’assunto “il film d’esordio non si nega a nessuno” raggiunge forse il suo compimento massimo con questo semi-dimenticato, a suo modo fondamentale lavoro di fine anni ’90.

Era il periodo d’oro di quell’approccio alla comicità d’avanspettacolo legata al cabaret, avviato ai tempi di Drive In e culminato in termini di popolarità con la scuola Mai Dire... Un’intera generazione di talenti di area milanese deve la sua popolarità a quella serie di programmi – e non a caso, a presentare con Tutti Gli Uomini del Deficente l’epitome stessa del “film a scenette”, vi sono proprio le voci off della Gialappa’s Band.

Né più né meno che un’ora e mezza di sketch televisivi pretestuosamente montati insieme: forse il punto più basso dell’espressione cinematografica e, parallelamente, lo zenit dell’operazione “comici Mediaset al cinema” (comici tra i quali spunta un giovanissimo Gianmarco Pozzoli). Un orgoglioso anti-film, che rivaleggia in termini di cinismo e sfrontatezza forse con il solo Super Vacanze di Natale: e come quello, è da studiare.

Fascisti su Marte – Corrado Guzzanti, Igor Skofic (2006)

LOL 2 1
Fascisti su Marte

Ma come, Corrado Guzzanti in una trasmissione del genere? Il campione della comicità d’autore, cerebrale e ultra-politica non ha in realtà mai disdegnato il flirt con questa dimensione popolare del comico – tra ritorni saltuari alla stand-up, comparsate improbabili e una serie che sapeva già di confessione diaristica in tal senso (Dov’è Mario?) Eppure, l’unico vero contributo cinematografico del satirista resta, inutile dirlo, il fondamentale Fascisti su Marte.

Riadattato dagli sketch di un personaggio storico e mai più riproposto de Il Caso Scafroglia, l’esordio da regista di Guzzanti è, nella sua ricercata povertà, un film più raffinato di quanto non sembri.

A servirne le metafore vi è infatti un lavoro di recupero non banale, applicato a quegli stilemi visuali propri del primo Istituto Luce, e di un periodo di cinematografia di regime completamente (e volutamente) rimosso dall’immaginario. Non si toccano né si cercano vette sperimentali o particolari sottigliezze, ma idee e impegno viaggiano chilometri sopra la media.