Il Truffatore di Tinder, il protagonista si difende dalla accuse

Parlando infatti con Inside Edition, Shimon Ayut, protagonista de Il Truffatore di Tinder si è difeso da tutte le accuse

il truffatore di tinder
Condividi l'articolo

Il Truffatore di Tinder, documentario Netflix che racconta le vicende virtuali di Shimon Hayut sta diventando un autentico fenomeno di massa. La storia racoconta infatti del giovane che, dopo aver finto di essere Simon Leviev, figlio del magnate israeliano dei diamanti Lev Leviev, aveva truffato tre ragazze, Cecilie Fjellhøy, Pernilla Sjoholm e Ayleen Charlotte, riuscendo ad ottenere da loro circa 10 milioni di dollari. Il giovane si dice tuttavia innocente. Parlando infatti con Inside Edition si è difeso da tutte le accuse.

Non sono il mostro che dicono – ha detto Hayut. Ero solo un ragazzo single che voleva incontrare ragazze su Tinder. Queste donne non sono state truffate e non sono state minacciate.

Prima del documentario, Hayut ha affrontato molteplici accuse in Israele ed è stato condannato al carcere in Finlandia. Come riportato da The Hollywood Reporter, Hayut ha negato le accuse di frode e ha detto ai realizzatori del documentario che avrebbe intentato loro una causa per diffamazione. Hayut ha affermato di non essersi mai presentato come un membro della famiglia Leviev e ha aggiunto che non “si sente male” per le presunte vittime della truffa.

LEGGI ANCHE:  Il truffatore di Tinder, la Recensione del documentario Netflix

Mi sento male solo per quello che è capitato a me, per ciò che non ho fatto. Voglio ripulire la mia immagine, dire al mondo che tutto questo non è vero. Non sono un imbroglione e non sono un falso. Le persone non mi conoscono, quindi non possono giudicarmi. Sono un legittimo uomo d’affari che ha acquistato Bitcoin nel 2011. Non ho bisogno di dire quanto valgono ora

Le donne presenti nel documentario Netflix, Fjellhøy, Sjoholm e Charlotte, hanno avviato una  campagna di crowdfunding GoFundMe per raccogliere fondi per cancellare i loro debiti dopo l’uscita del documentario.

Gli ultimi giorni sono stati un turbine e noi tre (Ayleen, Pernilla e Cecilie) siamo rimaste completamente scioccate e sbalordite dall’ondata di compassione e del sostegno da parte di tutti. L’amore è molto più di quanto ci aspettassimo e apprezziamo molto tutto questo – si legge in una dichiarazione sulla pagina di GoFundMe. Ci rendiamo conto che ci sono mille altre cause meritevoli a cui donare e saremo per sempre grate se sceglierete di donare a questa. Tutto ciò che vogliamo sono le nostre vite indietro

Che ne pensate? Avete visto Il Truffatore di Tinder? Ditecelo nei commenti.

LEGGI ANCHE:  Il truffatore di Tinder, la Recensione del documentario Netflix