Alessandro Baricco sui social: “Ho la leucemia, devo curarmi” [FOTO]

Sui social network, il celebre scrittore Alessandro Baricco ha rivelato di soffrire di leucemia e di necessitare di cure immediate

alessandro baricco
Credits: YouTube/ Gian Marco Morselli
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Alessandro Baricco, celeberrimo scrittore, recentemente premiato con il Premio Campiello alla carriera, ha annunciato sui social di aver purtroppo la leucemia e di necessitare di cure.


Ehm, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché, vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica – scrive Alessandro Baricco. Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni (be’, non è così semplice, ci stiamo lavorando da mesi, è un lavoro di pazienza).

A donarmi le cellule staminali sarà mia sorella Enrica, donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso. Molto altro non mi verrebbe da aggiungere. Forse, ecco, mi va ancora di dire che percepisco ogni momento la fortuna di vivere tutto questo con tanti amici veri intorno, dei figli in gamba, una compagna di vita irresistibile, e il miglior Toro dai tempi dello Scudetto. Sono cose, le prime tre, che ti cambiano la vita.

La quarta certo non te la guasta. Insomma, la vedo bene. Per un po’ non contate su di me, ma d’altra parte non abituatevi troppo alla cosa perché i medici che si sono ficcati in testa di guarirmi hanno tutta l’aria di essere in grado di riuscirci abbastanza in fretta.

Baricco ha 64 anni, fondatore e preside fin dal 1994 della celeberrima Scuola Holden, accademia che si occupa di di storytelling e arti performative. Tra le sue opere più note ricordiamo Questa Storia del 2005 e Tre Volte all’Alba, quarto romanzo della tetralogia de I Corpi che gli è valso il Premio Cesare Pavese nel 2012.

Forza Alessandro, siamo tutti con te.