Don’t Look Up è il primo film con DiCaprio bocciato su Rotten dopo 8 anni

Don't Look Up rappresenta il primo film nel quale partecipa DiCaprio ad essere stato bocciato dalla critica negli ultimi 8 anni

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Leonardo DiCaprio è oramai sinonimo di qualità. Difficilmente i film a cui prende parte ricevono critiche negative in numero maggiore rispetto agli elogi. Tuttavia Don’t Look Up, ultima fatica di Adam McKay che lo vede protagonista ha invertito la rotta. Il film è stato infatti accolto in maniera decisamente fredda dalla critica e se si guardano i dati di Rotten Tomatoes si scopre che solo il 55% delle recensioni sono positive. Questi numeri decretano sulla piattaforma un indicatore “marcio” utilizzato per i film bocciati. Ebbene, si tratta di un evento abbastanza raro. Se infatti si vuole trovare il precedente film con DiCaprio nel cast che presenta valori similmente negativi bisogna tornare indietro fino al 2013.

Fu infatti Il Grande Gatsby, pellicola di Baz Luhrmann tratta dal noto romanzo di Francis Scott Fitzgerald a decretare l’ultima bocciatura dell’attore di Titanic. In quel caso Rotten fu ancora più cattiva con il film che ora si attesta solo al 48% di recensioni positive. Tra i due film DiCaprio ha preso parte solo a film altamente apprezzati dalla critica come The Wolf of Wall Street (79%), The Revenant (78%) e C’era una volta… a Hollywood (85%).

Subito dietro Il grande Gatsby c’è un altro film di DiCaprio valutato positivamente, ovvero sia Django Unchained di Quentin Tarantino (87%), che è inserito tra Il grande Gatsby e un altro film bocciato, J. Edgar di Clint Eastwood del 2011 (43%). 

Parlando di Don’t Look Up, DiCaprio ha dichiarato:

Se dovessi descrivere Don’t Look Up in poche parole, sarebbe un’analogia tra la cultura moderna e la nostra incapacità di ascoltare e ascoltare la verità scientifica – ha detto al Netflix Channel Club. Ho spesso, nella mia carriera, cercato un film che avesse un sottofondo ambientale. Ma proprio come l’inondazione di notizie sul cambiamento climatico, molte persone non vogliono ascoltarlo e fare un film su di esso è un compito ancora più difficile da affrontare. Adam, che è un individuo incredibilmente schietto sulla crisi climatica. Voleva davvero fare un film che portasse un elemento di commedia oscura in quello che sembra essere un problema scoraggiante.

Quello che Adam ha fatto di così brillante qui è stato usare l’analogia di una cometa gigante che si dirige verso la Terra, e come l’essere umano la razza reagirebbe ad esso da un livello politico, da un livello scientifico, e cosa faremmo al riguardo. Mi ha davvero ricordato com’è per gli scienziati del clima. Ci sono alcune dure verità che questi personaggi devono affrontare, proprio come facciamo noi come specie sulla Terra.

Cosa ne pensate?