Qual è l’assolo di chitarra più lungo di sempre? Ecco la risposta

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La storia della musica è colma di assolo di chitarra leggendari, ma qual è stato il più lungo mai suonato? Ve lo raccontiamo noi

Se siete chitarristi (ma anche solo appassionati di musica), sarete sicuramente affascinati dall’assolo di chitarra, il più classico tra gli sfoghi strumentali nella musica rock e affini. Naturalmente, le esecuzioni in solitaria dei virtuosi di ogni strumento esistono fin dalle composizioni classiche, passando poi, nel jazz, per la pratica dell’improvvisazione.

In questo senso i chitarristi leggendari arrivano ben prima del successo della musica rock, genere al quale tipicamente si lega il virtuosismo chitarristico. Da Django Reinhardt a Wes Montogomery e da Charlie Christian fino a Grant Green, la musica jazz ha per decadi espresso chitarristi capacissimi, interpreti di assolo leggendari.

Poi, negli anni ’60, è nato il mito della chitarra rock. Eric Clapton, Jeff Beck, Jimmy Page, Jimi Hendrix. Gli assolo hanno iniziato ad evolversi in ogni direzione, seguendo le linee di sviluppo di generi come il blues rock e il rock psichedelico. Per esempio, nella lunga composizione Voodoo Chile, della durata di 15 minuti, Hendrix ripassa con la sua chitarra e i suoi solo gli stili di grandi chitarristi blues del passato.

Lo fa partendo da Robert Johnson, considerato l’inventore del blues (o, comunque, prima figura fondamentale del genere) passando poi per Muddy Waters e John Lee Hooker, spingendosi fino a B.B. King e alle influenze avant-garde jazz contemporanee di John Coltrane, citate anche da Jim McGuinn in Eight Miles High dei Byrds.

Questo è un esempio dell’eclettismo verso il quale i più capaci chitarristi potevano e possono spingersi. Ma poniamoci una domanda diversa: qual è il più lungo assolo di chitarra mai eseguito? Ossia: quale chitarrista è stato capace di suonare, magari improvvisando e certamente senza sbagliare una nota, per un tempo record?

Gli esempi sono tanti: dagli infiniti assolo dal vivo di Duane Allman con gli Allman Brothers al celeberrimo lunghissimo solo di Joe Walsh in Hotel California degli Eagles. Spesso si citano anche la famosa Green Grass and High Tides degli Outlaws; la lunga esecuzione di John Fogerty nella versione di I Heard it Through the Grapevine dei CCR; e parecchie altre canzoni.

Tanti, troppi esempi da confrontare

Cercando in giro, si possono trovare davvero un sacco di casi da mettere a confronto, spaziando anche dai vari G3 e fino a generi come il prog metal. Bisogna poi capire cosa si intende per “assolo” più lungo: per esempio, in Sir Psycho Sexy dei Red Hot Chili Peppers, John Frusciante suona una parte solistica con la chitarra per parecchi minuti, ma sempre sostanzialmente sulle medesime note.

Ci deve per forza essere un’improvvisazione, in altre parole? O basta che il chitarrista prenda tra le mani le redini della canzone, senza lasciarle mentre il resto della band lo sostiene indefessamente? In questo senso, per anni e anche decadi il più fulgido esempio di virtuosismo per chitarra protratto all’inverosimile è stato il brano Maggot Brain dei Funkadelic.

Il pezzo, della durata di circa dieci minuti e suonato dal chitarrista della band, il leggendario Eddie Hazel, nacque da un’idea di George Clinton (leader del gruppo e icona della musica funk), che chiese ad Hazel di suonare “come se sua madre fosse morta”. Il risultato: dieci minuti di pura epicità, una delle singole esecuzioni strumentali più riuscite del ‘900.

Se però ci interessa davvero sapere qual è il record per l’assolo di chitarra più lungo mai eseguito, non è nemmeno qui che dobbiamo guardare. Sembra infatti che il primato appartenga a un tale David DiDonato, chitarrista di un gruppo metal texano di nome Modok, che nel 2012 avrebbe stabilito un record mondiale suonando un assolo lungo 24 ore e 18 minuti.

Un po’ incredibile, dato che è molto difficile trovare una registrazione completa dell’evento. Eppure, da quel che si sa il record è proprio il suo. Certo, bisogna vedere quanto stile sia stato impiegato in questa esecuzione e se essa sia un’espressione di bravura, oltre che di pura resistenza. Se non è solo questo che cercate, di certo l’esempio portato di Maggot Brain dei Funkadelic potrà più che soddisfarvi.

Fonte: Tone Deaf