Jolt | Recensione del nuovo film Amazon Prime Video

La nostra recensione di Jolit, film Amazon Prime Video con Kate Beckinsale, Stanley Tucci e Bobby Cannavale.

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Jolt è il nuovo action movie prodotto e rilasciato dagli Amazon Studios. Nel cast Kate Beckinsale, Bobby Cannavale e Stanley Tucci. Il film è disponibile dal 23 luglio sulla piattaforma Prime Video.

Trama

Lindy Lewis soffre sin da bambina di un disturbo esplosivo intermittente, che può improvvisamente portarla dalla calma più assoluta alla rabbia più feroce. Grazie all’aiuto del dottor Munchin e alla sua terapia sperimentale riesce a domare parzialmente il problema. Questo le permette di condurre una vita più normale, in cui arriva anche il grande amore, Justin.

L’improvvisa morte del ragazzo la porterà ad incrociare la strada dei detective Vicars e Nevin, e a scoprire un complotto ordito intorno a lei stessa. La sua rabbia esplosiva sarà un’arma indispensabile per il suo percorso di vendetta.

Cast

  • Kate Beckinsale: Lindy Lewis
  • Bobby Cannavale: Detective Vicars
  • Jai Courtney: Justin
  • Laverne Cox: Detective Nevin
  • David Bradley: Gareth Fizel
  • Ori Pfeffer: Delacroix
  • Susan Sarandon: Woman With No Name
  • Stanley Tucci: Dr. Ivan Munchin

Trailer

Jolt: Recensione

C’è poco, in Jolt, dell’omonima super-eroina Marvel capace di controllare l’energia, trasformandola in violenti rilasci di elettricità. È però proprio il controllo il punto di partenza del film, o per meglio dire l’assenza di controllo. Nello specifico, l’incapacità di domare la propria ira, evitando che si trasformi in un vortice di efferata violenza.

È sufficiente quindi un innesco più semplice per tratteggiare i contorni di una narrazione comunque fortemente supereroistica. Così alla protagonista di Jolt non è necessario servirsi di poteri soprannaturali: le basta scatenare la sua rabbia esplosiva per mettere fine alle follie del villain di turno.

Mentre Jolt segue quindi gli schemi narrativi del più classico dei cinecomic contemporanei, trasformando di fatto Lindy in una potentissima guerriera che può contare solo sul suo disturbo esplosivo intermittente, si avverte la dimensione di una narrazione tutta al femminile che richiama alla mente altri esempi, recenti e non: un cinema fatto di atomiche bionde.

Jolt, ovvero di un cinema che dovrebbe intrattenere e non ci riesce

Con Anna Luc Besson ha posto il sigillo di un’ottima spy story alla sua filmografia costellata di poderose protagoniste femminili. Nel suo ultimo film ha dimostrato, peraltro, che un ottimo prodotto di intrattenimento non deve necessariamente scendere a compromessi con del buon cinema, anzi. Besson rientra a pieno titolo nella schiera di registi capaci di rendere più sottile la linea tra il cinema d’autore e l’incontro col grande pubblico.

Jolt

Jolt aveva quindi più di un modello a cui ispirarsi, nell’immaginario così come nel metodo. Sembra però non tentare di replicare questo equilibrio possibile, limitandosi ad attingere dai repertori in maniera però spesso poco ispirata. Non è sufficiente la performance predatrice di Kate Beckinsale a salvare un film che non riesce a trovare una sua originalità. La ricerca del non-sense in chiave comica, leitmotiv di casa Marvel, svilisce con dialoghi non funzionanti una sceneggiatura di per sé già debole e poco caratterizzante. Nessun colpo di scena avrebbe potuto salvarlo, compreso quello che rovescia il film in una resa dei conti estremamente prevedibile.

In effetti peccando in sensibilità registica, e risultando in scene d’azione spesso piuttosto posticce, Jolt non poteva che cercare nell’irriverenza la propria dimensione, senza però riuscire a centrare il bersaglio. Così la narrazione procede inevitabile verso un finale che rimane aperto ad un probabile sequel, come logica di mercato vorrà. Intanto l’estate è sempre più calda, e Jolt non aiuta ad allietarla.

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