Le band musicali più sottovalutate di sempre, Parte 2 [LISTA]

Ecco il nostro secondo appuntamento alla scoperta di band musicali che, scommettiamo, non sapevate fossero così valide e interessanti. Cominciamo.

Condividi l'articolo

Anni ’90 – Underworld

Gli Underworld, ossia Karl Hyde e Rick Smith, sono un duo di musica elettronica inglese celebre principalmente per la loro produzione, negli anni ’90, relativa al genere techno. I due iniziano come band synthpop per spostarsi però poi, con il nuovo decennio, su musiche interamente sintetiche, sposando dance ed elettronica in produzioni fulminanti e audaci.

In questa nuova incarnazione ottengono un moderato successo, dovuto specialmente alla presenza della loro canzone Born Slippy .NUXX nella colonna sonora di Trainspotting. Ma nella loro discografia c’è molto, molto di più, a cominciare dall’album capolavoro del 1994, Dubnobasswithmyheadman (è il titolo, tutto attaccato), il loro primo vero e proprio esperimento techno.

I dischi successivi, Second Toughest in the Infants (1996) e Beaucoup Fish (1999), non fanno che confermare la validità del loro approccio, sempre fantasioso e spesso non alieno ad echi rock e all’utilizzo organico di strumenti nel panorama digitale da essi prodotto. Sono ancora attivi: il loro ultimo disco, Drift Series 1, è del 2019.

Brano consigliato: Dark & Long, 1994
Album consigliato: Dubnobasswithmyheadman, 1994

Underworld – Dark & Long, 1994

Anni ’00 – TV on the Radio

I TV on the Radio sono una delle più interessanti formazioni emerse dal panorama indie anni ’00. Il gruppo fa capo al super-produttore Dave Sitek e comprende esecuzioni di fiati dal vivo, influenze post-punk revival, motivi pescati a piene mani dalla black music e un’alchimia musicale unica.

I membri del gruppo, specialmente Tunde Adebimpe e Kyp Malone, sono musicisti navigati ed esperti che maneggiano chitarre e strumenti con le giuste deviazioni elettroniche ma senza mai allontanarsi da una dimensione più indie rock. Però, data la loro storia particolare e la multi-etnicità della formazione (quattro su cinque sono neri), le loro canzoni suonano tutte diverse.

L’ispirazione emerge ad ogni composizione, in un connubio di produzione e arrangiamenti maneggiati magistralmente, con un orecchio sempre attento alla sperimentazione e l’altro sensibile ad ogni melodia. Il loro album più famoso è Return to Cookie Mountain (2006) ma il migliore è Dear Science, del 2008. Da ascoltare con attenzione.

Brano consigliato: Golden Age, 2008
Album consigliato: Dear Science, 2008

TV on the Radio – Dancing Choose, 2008

Anni ’10 – Tune-Yards

I Tune-Yards sono il progetto musicale dell’artista polistrumentista e autrice Merrill Garbus, che crea musiche improbabili e imprevedibili assieme al collaboratore Nate Brenner. La premessa dell’attività del duo è proprio quella di mescolare elementi di qualunque genere, utilizzando strumentazioni di ogni tipo, loop pedal, complesse armonie vocali e altro ancora.

Le loro canzoni sono come immagini dadaiste, composte in maniera quasi anarchica e spinte verso il confine dell’indie corrente. Infatti è l’indie, se un genere bisogna indicare, a fare da base alle intricate avventure sonore del duo. Ma davvero non sembrano esserci limiti nelle loro produzioni e la voce inarrestabile e sguaiata della Garbus guida una ricerca senza sosta.

Il loro album migliore è Whokill, del 2011, ma neanche a dirlo ogni loro lavoro è degno di nota. L’ultimo, Sketchy, è uscito con buoni risultati nel 2021. I Tune-Yards sono il classico esempio da portare a chi ritiene che nella contemporaneità non si possano più ritrovare musiche originali e coinvolgenti.

Brano consigliato: Golden Age, 2008
Album consigliato: Dear Science, 2008

Tune-Yards – Bizness, 2011

Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook ufficiale, La Scimmia Sente, la Scimmia fa.