Governance – Il prezzo del potere: recensione del nuovo Prime Video

Tra le novità di Aprile sulla piattaforma Amazon Prime Video c'è anche Governance - Il prezzo del potere. Ecco la nostra recensione di questo insolito thriller con Massimo Popolizio e Vinicio Marchioni.

Governance Il prezzo del potere
Una scena di Governance - Il prezzo del potere
Condividi l'articolo

Petrolio, appalti truccati, corruzione, ma anche una cieca, feroce smania di vendetta. Questi i torbidi ingredienti dell’insolito thriller firmato dal regista Michel Zampino, Governance – Il prezzo del potere, disponibile ora per tutti gli abbonati della piattaforma Amazon Prime Video.

Uno spietato Massimo Popolizio interpreta un dirigente ramo petroli, Renzo Petrucci, in pratica la personificazione stessa del cinismo, abituato a muoversi costantemente al limite dell’illegalità, vivendo nel più totale sprezzo delle regole.

Almeno, fino a questo momento. La premessa del film, infatti, è che quest’uomo senza scrupoli si trovi per la prima volta ad assaporare il gusto amaro della sconfitta. E, incredibilmente, a metterlo all’angolo sarà proprio una donna, una manager francese più giovane, più abile e spregiudicata di lui.

Governance – Il prezzo del potere: La trama

Renzo Petrucci (Massimo Popolizio) è da molti anni il direttore generale di un importante gruppo petrolifero. La sua percezione è quella di un signorotto d’altri tempi, detentore di un potere assoluto, abituato a forzare impunemente i limiti, manovrare cose e persone senza conseguenze.

L’arrivo di una nuova, giovane manager francese, Viviane Parisi (Sarah Denys), cambia improvvisamente le regole del gioco. Dopo un’inchiesta per corruzione Renzo Petrucci è costretto a lasciare la sua prestigiosa carica, convinto che l’unica responsabile sia proprio la Dott.ssa Parisi.

Petrucci prepara allora la sua vendetta, coinvolgendo un vecchio amico e compaesano, Michele Laudato (Vinicio Marchioni). Michele non è che un giovane meccanico, pronto a tutto perché Renzo lo aiuti ad aprire una stazione di rifornimento, cambiando così radicalmente la sua condizione economica.

Renzo e Michele si imbarcheranno allora in un gioco molto pericoloso, destinato a cambiare l’equilibrio, i rapporti di forza di quella strana amicizia. Ma soprattutto, destinato a cambiare la vita di entrambi.

Governance – Il prezzo del potere: La recensione

Governance - Il prezzo del potere
Massimo Popolizio è lo spietato protagonista di Governance Il prezzo del potere, dal 12 Aprile su Amazon Prime Video

Governance – il prezzo del potere è un thriller d’impianto classico, un giallo di cui conosciamo già il colpevole. E chi meglio di Massimo Popolizio, interprete con una spiccata predilezione per “i cattivi”, poteva restituire l’arroganza, la rabbia repressa di un vecchio signorotto che vede insidiato il suo potere.

Il giro d’affari, appalti truccati, truffe e ricatti legati al mondo del petrolio in realtà resterà sullo sfondo, mentre ad emergere progressivamente nel film saranno proprio gli uomini, la loro povertà morale e l’assoluta incoscienza delle loro scelte.

Se da un lato, infatti, lo spietato Dott. Petrucci è pronto a tutto per non perdere il suo incarico, l’ingenuo compaesano, il povero meccanico con precedenti penali, interpretato da un ottimo Vinicio Marchioni, rivelerà a sua volta avidità e cinismo del tutto inaspettati.

Servile, disponibile, ossequioso finché deve essere raccomandato da Petrucci, una volta che si rende conto di essere diventato indispensabile, l’ingenuo Michele venderà caro il suo silenzio. Inizierà a pretendere sempre di più, già che la stessa libertà del manager dipende da quel patto omertoso.

Che di mezzo ci sia un reato molto grave, nonché la vita di un essere umano, non sembra interessare a nessuno, così come da poche battute, pronunciate con assoluta indifferenza, capiremo che da anni Petrucci è perfettamente consapevole degli illeciti commessi dall’azienda.

Avvelenare, contaminare irrimediabilmente interi territori è un problema solo se denunciato. E se pure qualcuno è pronto a denunciare, Petrucci ha già pronto un accordo, o sarebbe forse meglio dire un ricatto, perché la faccenda finisca prontamente insabbiata.

Con la stessa freddezza il manager sceglierà allora di dare impunemente sfogo alla sua smania di vendetta, evidentemente certo che, ancora una volta, la sua ricchezza, una solida posizione di potere e quell’amicizia con un povero diavolo, asservito come un suddito, lo proteggeranno da ogni sorta di conseguenza.

Il ritratto tracciato dal regista Michel Zampino e da Massimo Popolizio è quello di un essere deprecabile. Uno di quegli uomini di mezz’età che vanta non si quali giovani conquiste, quand’è abituato semplicemente a rivolgersi alle professioniste a pagamento.

Magari perfino convinto di affascinarle, sedurle con lo charme intramontabile dell’uomo di potere. Il maschilismo strisciante, la miseria umana e intellettuale del protagonista, non escludono però altre sfumature, che emergeranno nel corso della storia.

Governance - Il prezzo del potere
Massimo Popolizio e Vinicio Marchioni in una scena del film

Più tranchant invece il ritratto del co-protagonista, interpretato da Vinicio Marchioni. Laudato sperimenta una interessante, profonda trasformazione, mutando improvvisamente da suddito asservito a complice, pronto ad avanzare le sue pretese. Un arco narrativo, quello di questo personaggio, che forse avrebbe meritato maggior respiro.

In generale, l’impressione è che il regista nella seconda parte di Governance – Il prezzo del potere, in particolare verso il finale, chiuda il discorso in termini un po’ sbrigativi. Ma il senso è mostrare forse un finale ineluttabile, amarissimo, che lasci lo spettatore con un profondo senso di vuoto.

Forse avremmo voluto più risposte. Forse, come accennavamo, avremmo voluto conoscere meglio il nuovo Michele, che dopo una vita di timore reverenziale, può ostentare ora, finalmente, l’arroganza di un padrone.

Il film resta comunque un ottimo noir contemporaneo, sullo sfondo di un sistema economico e politico irrimediabilmente corrotto. Chiunque lo tocchi, sembra perdere quasi istantaneamente umanità e coscienza. Eppure, tutti vogliono sedere al tavolo da gioco, nessuno è disposto ad alzarsi.

E il risultato è un buon thriller classico, dove non c’è giustizia né ombra d’innocenza, ma tutti sono a modo loro colpevoli.

Governance – Il prezzo del potere: Il cast

Massimo Popolizio: Dottor Petrucci

Vinicio Marchioni: Michele Laudato

Sarah Deny: Viviane Parisi

Governance – Il prezzo del potere: Trailer ufficiale