Ketama126 si lascia andare, su Instagram, alla frustrazione di non poter (come tutti) suonare dal vivo. Non è un segreto che il mondo della musica e dello spettacolo sia in difficoltà già da mesi, ma il rapper di Latina sembra aver preso la cosa sul personale, imputando la colpa naturalmente al governo e alla politica.
“La direzione che sta prendendo il mondo e il mondo della musica in particolare non mi piace per niente e non ho intenzione di adattarmi” inizia il rapper, parlando implicitamente delle misure restrittive che ormai da un anno rendono impossibili esibizioni dal vivo regolari.
Infatti poi dice: “Il che vuol dire che se entro un anno non si possono ricominciare a fare i live – ma live veri, non seduti, non in streaming, live – sarò costretto a cambiare mestiere, a cambiare nazione sicuramente. Perché questa nazione mi ha solo rubato i soldi, mi ha tolto il lavoro e ha distrutto i miei sogni“.
“Questa nazione mi ha solo rubato i soldi, mi ha tolto il lavoro e ha distrutto i miei sogni”
A questo punto si lascia andare ad uno sfogo libero: “Poi è per questo che i politici sono degli idioti, stupidi ignoranti oltre che dei delinquenti, perché non si rendono conto che i soldi che gli ho dato finora era solo grazie alla musica. Se ora non ho più la musica non gli darò più una lira”.
“Il discorso delle storie precedenti” precisa poi in didascalia “è motivato dal fatto che per me l’obbiettivo del fare musica non sono i soldi o la fama ma semplicemente poterla suonare dal vivo per dare energia e riceverla in cambio. È questo l’unico motivo per cui faccio musica”.
“Chi dice di approfittarne del tempo che sto chiuso per scrivere o non riesce a capirlo perché non fa musica oppure se la fa e dice così è perché la fa per dei motivi diversi dal mio” spiega quindi, illustrando come per lui la dimensione essenziale della musica sia quella dal vivo, su di un palco.
