Cringe è tra le nuove parole dell’italiano per l’Accademia della Crusca

L'Accademia della Crusca ha ufficialmente inserito la parola Cringe tra l'elenco dei nuovi d'uso comune anche da noi.

michael scott, cringe, the office
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L’Accademia della Crusca, a più antica accademia linguistica del mondo costituita il 25 marzo 1585 a Firenze, è un’istituzione italiana che raccoglie insieme tutti i più importanti filologi ed esperti della lingua nostrana. Tra i molti compiti che svolge c’è l’analisi dell’evoluzione della lingua e l’appuramento dell’utilizzo comune di termini non propriamente nostrai. L’ultima in ordine cronologico ad aver compiuto questo importante passaggio è stata cringe.

Si tratta di un termine preso dalla lingua inglese e che significa letteralmente imbarazzante, detto di scene e comportamenti altrui che suscitano imbarazzo e disagio in chi le osserva per utilizzare la definizione che l’Accademia stessa ha riportato sui suoi social.

Con la globalizzazione e l’utilizzo sempre maggiori di termini inglesi nell’uso quotidiano è sempre più frequente che l‘Accademia della Crusca sdogani terini dalla lingua anglosassone. Prima di cringe infatti, un anno fa, era stato riconosciuto anche l’uso ormai comune del termine triggerare. Proveniente dal vero inglese to trigger, questa parola si può tradurre come innescare, attivare, far scattare.

Prima ancora era stata la volta di blastare che, sebbene provenga da un verbo inglese traducibile con Far Esplodere, sta a significare tutt’altro. Questa parola sta ad indicare infatti l’azione di Attaccare, deridere o zittire, con violenza e pubblicamente chi ha palesemente detto una sciocchezza.

Cosa ne pensate? Quali parole dovrebbero per voi essere introdotte nel nostro dizionario?

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