I 10 migliori Libri del 2020 secondo La Scimmia

Quali sono i migliori libri del 2020? Tra quelli che abbiamo letto abbiamo stilato una lista di alcuni dei titoli da recuperare

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I 10 migliori Libri del 2020

La Biblioteca di Mezzanotte, Matt Haig

Matt Haig è un autore diventato ormai famoso per la sua indole a raccontare nei suoi romanzi l’esperienza della depressione e della tristezza.

Dopo Come Fermare il Tempo, l’autore britannico torna alla fiction e lo fa raccontando la storia di una donna che decide di togliersi la vita, sopraffatta dalla solitudine e dal suo senso di fallimento. Una sensazione, anche in questo caso, molto attuale e che soprattutto colpisce la fascia di popolazione più giovane, chiamata ad essere costantemente attiva e produttiva. Ma quando la vita della protagonista si interrompe, Nora non muore. Non del tutto, almeno. Finisce in un non-luogo intermezzo, una biblioteca sospesa alla fine del mondo e del tempo, dove avrà l’occasione di avere l’esperienza di ogni altra vita possibile.

Facendo leva su una sorta di realismo magico, Matt Haig accompagna il suo lettore in un viaggio alla riscoperta del valore non solo della vita, ma anche della capacità di non guardarsi alle spalle, per non lasciar vivere i rimpianti.

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Sto Pensando di Finirla Qui, Iain Reid

Sto Pensando di Finirla Qui è forse uno degli esempi più fulgidi di letteratura di genere: un vero e proprio capolavoro del genere dell’horror.

Il libro (di cui vi abbiamo già parlato, qui trovate la nostra recensione) è un viaggio allucinato e allucinante all’interno di una coppia, chiusa in una macchina mentre affronta il viaggio per arrivare alla casa del protagonista. Un viaggio fatto di pensieri e parole, di scambi e riflessioni: ma il viaggio e la sua continuazione nascondono in realtà altri percorsi e altre prove, fatte di terrore e spavento, di quelle ataviche paure che tutti ci portiamo dentro.

Dal romanzo è stato tratto il film di Charlie Kaufman, disponibile su Netflix (qui la recensione).

Il diavolo e l’acqua scura, Stuart Turton

Stuart Turton si è fatto conoscere al grande pubblico grazie al suo romanzo Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle, un thriller fantasy che portava i lettori all’interno di una magione in cui la protagonista del titolo veniva uccisa ripetutamente, grazie a una sorta di loop temporale.

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Con Il Diavolo e l’Acqua Scura, lo scrittore porta il suo pubblico nelle Indie orientale Olandesi nel 1634, all’interno di una nave su cui cade una terribile maledizione.

Secondo una specie di profezia, infatti, la Saardam sembra non essere destinata ad arrivare a destinazione sana e salva e intorno ai passeggeri cominciano a manifestarsi segni sempre più funesti. Facendo ricorso all’escamotage del thriller in un luogo circoscritto (quello di una nave, appunto) Stuart Turton è riuscito a confezionare un libro che è pressoché impossibile da mettere giù.