Il tono grottesco del grandissimo film di Kubrick riesce a trasformare un semplice errore in un perfetto momento “di scena“. Più precisamente, quando George C. Scott tenta di placare i toni durante un’animata discussione. E, in maniera altrettanto animata, si allontana da Peter Sellers inciampando e candendo. Senza mai uscire dal personaggio. Un dettaglio che convinse un perfezionista come Kubrick a non chiamare lo stop.
Una Serie di Sfortunati Eventi, Brad Silberling, 2004
Scordarsi la battuta ma con un certo stile
Un malefico Conte Olaf si presenta ai tre neo-orfanelli. Con un grande però visto che si dimentica una battuta. L’errore degli errori sul set, in pratica. Ma cosa può accadere se Jim Carrey continua a fare il Jim Carrey? Succede che una dimenticanza diventa un overacting a dir poco perfetto, al punto che nemmeno sembra un errore, nonostante venga chiesto un suggerimento, indicando la troupe dietro le quinte.
Scent Of A Woman – Profumo di Donna, Martin Brest, 1992
Una caduta da Oscar per Al Pacino
Remake dell’omonimo film di Dino Risi, Profumo di Donna permise ad Al Pacino di aggiudicarsi (finalmente) il premio Oscar come miglior attore per un ruolo studiato quasi scientificamente. Nei panni di un ex colonnello divenuto ipovedenti, Al Pacino simulò alla perfezione la cecità allenandosi a fissare il vuoto. Un po’ come capita a tutti noi quando ci incantiamo e fissiamo un punto. Il blooper arriva quando nella scena in cui passeggia per New York a passo svelto, si scontra con u secchio della spazzatura, cadendo rovinosamente a terra. Questa scena era fuori copione ma era un momento talmente perfetto che doveva rimanere nel film.
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