POTETE USCIRE: la fine della quarantena nel provocatorio singolo dei KuTso

Tornano i KuTso con la loro ironia a raccontare la difficile realtà contemporanea e la futura fine della quarantena.

KuTso
I KuTso nel video di Elisa
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I KuTso tornano con un brano che prova a raccontare con ironia e con un tocco di provocazione i difficili tempi che stiamo vivendo.

Le parole che tutti ci sentiamo ripetere e ripetiamo fino allo sfinimento nelle ultime settimane sono sempre le stesse: #restateacasa, #iorestoacasa, #restiamoacasa, etc. Ed è proprio partendo da questa situazione d’emergenza, nella quale tutti siamo sottoposti a forti restrizioni delle nostre libertà individuali, che i KuTso provano a costruire in musica un’insolita narrazione del successivo scenario post-pandemico.

POTETE USCIRE è il titolo del nuovissimo brano pubblicato sulle piattaforme di streaming dai KuTso, band alternative rock che forse alcuni ricorderanno per la partecipazione a Sanremo nel 2015. In quell’occasione il presentatore della 65esima edizione del Festival, Carlo Conti, aveva storpiato la pronuncia del loro nome per provare ad evitare figuracce.

Video ufficiale di POTETE USCIRE dei KuTso, pubblicato su YouTube dal canale KUTSO TV.

“Ora faccio come Sgarbi, mi voglio sbilanciare. Sei settimane di arresto totale per me potranno bastare…” con questi versi si apre il brano dei KuTso. Si allude alle polemiche scatenate nelle prime settimane di emergenza dai video pubblicati sui canali social dal noto critico Vittorio Sgarbi sul tema del Coronavirus. Si aggiunge poi una previsione di sei settimane per la durata del lockdown, la quarantena forzata alla quale noi italiani (come molti altri nel mondo oggi) siamo sottoposti.

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La previsione vera e propria si completa nei versi successivi quando la voce del cantante Matteo Gabbianelli canta che secondo lui a fine aprile ci diranno “Sì, potete uscire”. Ma è qui che viene il bello per i KuTso…

Potremo uscire sì, ma per andare dove?

La risposta arriva nelle parole del ritornello in cui si narra di un ritorno alla realtà precedente all’emegenza Covid-19 con la gente che, in una visione volutamente distorta della realtà del rientro, accorre subito nei centri commerciali, da McDonald’s a mangiare, oppure al bar o addirittura allo stadio per seguire la Serie A.

Questa rappresentazione surreale prosegue portando poi all’attenzione dell’ascoltatore la delicata situazione di chi una casa dove rinchiudersi non ce l’ha e ha necessita di aiuto da parte delle istituzioni. Ecco dunque che senza filtri e con tono provocatorio parte il secondo ritornello. Potete ricominciare a menare i senza fissa dimora, a schiantarvi a 180 all’ora”.

E poi ancora il brano si conclude con “potete andare tutti quanti al mare, felici e contenti fate il morto a galla tra gli assorbenti”.

Si chiude così POTETE USCIRE dei KuTso, una canzone tanto semplice quanto potente. In pochi versi ci ricorda come la ricostruzione post-virus non può partire dalla voglia di tornare al “mondo di prima”. Dovrebbe spingerci a ideare e costruire una società decisamente migliore di quella nella quale vivevamo comodamente fino a poche settimane fa.

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