Un Team di psicanalisti ha scelto lo psicopatico più credibile del Cinema

Samuel Leistedt ha guidato un team di psicanalisti per analizzare gli psicopatici più famosi del cinema per scovarne la credibilità

Christian Bale American psycho
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Quello della psicopatia, collegato ai grandi omicidi, è uno dei temi più ricorrenti della storia del cinema. Nel 2014 un team di psicanalisti guidati dal professor Samuel Leistedt ha deciso di analizzare circa 400 film, pubblicati in un periodo che va dal 1915 al 2010 alla ricerca dei personaggi che maggiormente si avvicinano ai canoni della psicopatia, prettamente scientifica. Quello che il dottore e il suo team hanno ricercato, sono personaggi estremi, in grado di uccidere e mutilare senza rimorso né emozioni. Nella loro ricerca, il team del professor Leistedt ha riscontrato la presenza di 126 psicopatici nell’arco delle 400 pellicole analizzate.

Anton Chigurh in Non è un paese per vecchi

Il personaggio che maggiormente rientra nella categoria di psicopatico classico, secondo il team, è Anton Chigurh, assassino spietato e silenzioso, interpretato da Javier Bardem nel capolavoro dei fratelli Coen, Non è un paese per vecchi. 

Chigurh si avvicina all’omicidio con un senso inquietante di normalità. Sembra essere effettivamente invulnerabile e resistente a qualsiasi forma di emozione o umanità – scrivono i ricercatori

Henry, pioggia di sangue e La Furia umana

Il protagonista del film Henry, pioggia di sangue, interpretato da Michael Rooker, è uno un psicopatico idiopatico da manuale per la sua incapacità di pianificare in anticipo, insieme alla sua turbolenta vita personale e alle povere relazioni familiari. 

Personaggi invece come Cody Jarrett, protagonista del film del 1949 La furia umana, incarnano l’idea sbagliata delle persone secondo cui “i criminali di genere”, come gangster o scienziati pazzi, sono classici psicopatici. Secondo Leistedt  e il suo team questi personaggi invece

Erano spesso caricaturali come sadici, imprevedibili, sessualmente depravati ed emotivamente instabili con la coazione a commettere violenze, omicidi e distruzioni casuali, presentandosi di solito con una serie di manierismi bizzarri, come ridacchiare, ridere , o tic facciali, creando spesso personaggi famosi e totalmente irreali

Freddy Krueger, Jason Voorhees e i classici assassini del cinema

Parlando invece di personaggi dell’immaginario collettivo come Freddy Krueger o Jason Voorhees, questi secondo il team non sono veri psicopatici, ma uomini totalmente fittizi dal punto di vista mentale.

In questi film slasher -scrive il rapporto di Leistedt -i personaggi psicopatici sono generalmente irrealistici, accumulando tratti e caratteristiche, come il sadismo, l’intelligenza e la capacità di prevedere il piano che le future vittime useranno per scappare. Oggi, questi sono più iconiche rappresentazioni popolari di assassini immaginari che di psicopatici realmente interessanti.

Patrick Bateman in American Psycho, Gordon Gekko in Wall Street, Norman Bates in Psycho e Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti, sono tutti pericolosi e spaventosi. Tuttavia, secondo Leistedt e il suo team, essi non presentano tratti caratteriali conformabili allo stampo psicopatico.

Donne psicopatiche

Dei 126 personaggi individuati nello studio, solamente 21 sono donne. in genere, queste figure, come Catherine Tramell in Basic Instinct, risultano essere manipolatrici che utilizzano principalmente strategie di carattere sessuale. Questo tipo di personaggi, usano i desideri degli uomini contro di loro. In questa particolare categoria, personaggi come Annie Wilkes in Misery sono rare eccezioni. 

In conclusione, il team di psicanalisti, spiega come la psicopatia nel cinema rimane rappresentata in maniera immaginaria e la maggior parte dei personaggi negativi con problemi psichici risultano essere archetipi del cattivo classico più che vere e proprie rappresentazioni della malattia mentale.

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