Gibson, i conti non tornano: il fallimento è vicino?

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Qualsiasi appassionato di musica sa cosa sia una Gibson.

Una delle chitarre che hanno segnato la storia della musica, passando per le mani di Django Reinhardt e di B.B. King, di Jimmy Page e di Angus Young, passando attraverso piccoli ampli a transistor e gigantesche casse Marshall, passando per i geni della musica del Novecento e per i ragazzini che davanti allo specchio volevano sentirsi come quegli altri poco più che ragazzini con i capelli lunghi che giravano per gli stadi buttando giù i muri a suon di accordi.

jimmy page nei led zeppelin

Una chitarra che, sia essa una Les Paul o una SG, una ES-335 o una Firebird, potrebbe sparire: Gibson ha qualche problemino con 375 milioni di dollari di obbligazioni e 145 milioni di dollari di prestiti da istituti di credito a cui dare conto entro il 23 luglio, nonchè un direttore finanziario inesistente, date le recenti dimissioni di Bill Lawrence.

Strategie sbagliate? Mercato in crisi?

Che ci sia stato un vero e proprio anti-boom delle sei corde, negli ultimi anni, è ormai appurato; ma incolpare solo il mercato è troppo facile. Da troppo tempo Gibson cercava di infilare la testa in mercati che non le appartenevano (per esempio con la creazione di una linea per dj, la Gibson Pro Audio, nel 2011) e continuava ad alzare i prezzi dei propri strumenti; meno di un anno fa, nel 2017, ha pagato le conseguenze di tali scelte trovandosi a dover chiedere un prestito d’emergenza (130 milioni di dollari) a GSO Capital Partners e vedendo le sue azioni acquisire sempre meno credibilità sul mercato.

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Gibson

L’agenzia di rating Moody’s ha declassato le azioni della Gibson, definendole “un investimento poco sicuro”. Forse è questa, la fine. The End, come cantava Jim Morrison.

Ma può la Gibson finire così?

No, non può. C’è da scendere in piazza e organizzare una rivolta: il mito della Gibson non può morire in questo modo; piuttosto, cari audiofili, facciamo una colletta. Una colletta davvero sostanziosa. Ma non bisogna lasciare che questa leggenda affoghi nei debiti.

B.B. King, aiutaci tu.

Qui il tour nella fabbrica Gibson, per chi se lo fosse perso, e QUI una playlist di grandi classici e perle semisconosciute che hanno in comune una cosa: ogni singola nota di chitarra in questi pezzi scaturisce da una Gibson. Per  non dimenticare, mai, in ogni caso.