Temples – Recensione Volcano

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Volcano dei Temples è una perla di rock psichedelico aggiornato e rimodernato.

Il secondo album dei Temples, band neo-psichedelica inglese, è un altro tributo alla psichedelia classica anni ’60. Come il primo, Sun Structures (2014), quest’album riprende temi e clichè del rock psichedelico di stampo Beatles, primi Pink Floyd e Jefferson Airplane.

Tuttavia, il lavoro non risulta datato. Anzi, l’album suona fresco, energico, interessante, variegato. Sarà perchè abbiamo a che fare con dei giovani, che riescono a rinnovare la tradizione senza scadere nella banalità.

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Una collezione di istantanee su un rock d’altri tempi accompagna l’ascolto.

Sarà perchè Volcano, rispetto a Sun Structures, accoglie timidamente alcune sonorità elettroniche e della computer music contemporanea. Sarà perchè il songwriting è competente e preciso, cedendo qua e là anche a qualche deriva progressive.

Abbiamo allora delle vere e proprie gemme come Oh! The Saviour e I Wanna Be Your Mirror, pezzi disinvoltamente riuscitissimi. Canzoni decise e coinvolgenti come Certainty, Open Air, Born Into the Sunset. Momenti più particolari come How Would You Like to Go? ed In My Pocket.

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Insomma, Volcano si erge tranquillamente come una perla di questo 2017, almeno tra gli album di genere rock classico “revisited”. I Temples mostrano una crescita evidente, ed una sicurezza rampante, tanto nelle composizioni quanto nelle esecuzioni e nelle liriche.

Certo, quest’album non è tanto da 2017 quanto da 1967, ma ciò non toglie che non possa essere apprezzato tanto dai nostalgici quanto da un pubblico giovane.

https://open.spotify.com/album/2jzuXRCjNxDD8ktFNEcry9

VolcanoAnno di pubblicazione: 2017
Genere: Rock psichedelico