Vero come la Finzione – Recensione del film

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Vero come la Finzione, Stranger than Fiction il titolo originale e da poco presente su Netflix, è un film tremendamente semplice e articolato allo stesso tempo. L’opera ideata da Zach Helm e poi trasformata in film da Marc Forster, vede come protagonista un inedito Will Ferrell nei panni di Harold Crick, un metodico funzionario del fisco. L’inizio della pellicola si focalizza sulla vita del signor Crick con un’ottima sequenza grafica in grado di evidenziare il suo comportamento matematicamente compulsivo. Purtroppo l’ottima trovata delle scritte digitali viene usata troppo poco se non quando, per motivi di trama, viene del tutto distrutta e abbandonata.

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Tornando alla storia, mi viene da criticare un solo e importantissimo passaggio che vede la psicologa, a cui il signor Crick chiede disperato aiuto, consigliare al paziente di farsi aiutare da un professore di letteratura. La scelta è sicuramente funzionale ai fini della storia e riesce a donare un Dustin Hoffman in grado di far sorridere e riflettere, ma a mio parere decisamente forzata. Per il resto, la trama è dichiaratamente lineare e telefonata, ma raccontata talmente bene da rendere tutto il resto superfluo. L’idea alla base del film è particolarmente geniale e lascia spazio alle ottime interpretazioni dei due attori su citati e delle due bravissime Maggie GyllenhaalEmma Thompson.

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A livello tecnico possiamo tranquillamente dire che la fotografia gestita dal direttore Roberto Schaefer sia ottima per tutta la durata del film, così come la regia di Marc Forster. La colonna sonora fa forse il minimo indispensabile fino a un punto chiave del film, in cui Will Ferrell interpreta, veramente, Whole Wide World di Wreckless Eric. La scena acquista allo stesso tempo sia una vena poetica che “rock”, con un Ferrell che assume a ogni sua apparizione sempre più stima da parte di cinefili e non.

Il film è senza dubbio da consigliare per l’ottimo mix di drammaticità e commedia, una trama brillante pur restando lineare e una perfetta interpretazione da parte dei pochi attori presenti.

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