Il Cavaliere Oscuro – Recensione – Una trilogia indimenticabile

il cavaliere oscuro
Condividi l'articolo

Ci sono voluti 7 anni per completare una trilogia che ha avuto un impatto mediatico potentissimo sulla nostra contemporaneità cinematografica e non.

I tre film diretti da Christopher Nolan e scritti dallo stesso in compagnia del fratello e David S. Goyer – che qui ha avuto un colpo di genio notevole rispetto agli ultimi lavori in casa DC Comics – non sono altro che un grande racconto epico diviso in parti: nascita, fallimento e ritorno di un personaggio iconico e titanico comè effettivamente Batman.

Ma cosa rende questa saga così apprezzata e già di culto in pochissimo tempo? Christian Bale nelle vesti dell’Uomo Pipistrello è una delle risposte plausibili. Quale miglior attore se non Bale ad impersonare un personaggio così cupo e misterioso?

Dal canto suo, Christian è proprio questo, un uomo che non fa sfoggio della sua persona e privacy al mondo – atro, con un viso scavato nella roccia ed uno sguardo tagliente. Un interprete poliedrico, dal fascino particolare per un ruolo altrettanto peculiare che è sembrato proprio calzargli a pennello, quasi fosse davvero il Crociato Incappucciato, e che sarà difficile da soppiantare dalla nostra memoria per molti anni, nonostante la storia di Michael Keaton ed il nuovo Batman di Ben Affleck, perfetto solo fisicamente.

LEGGI ANCHE:  Bale ha sofferto di ernia del disco dopo American Hustle

Quasi ineccepibile sotto il profilo tecnico e ben recitata, lintera trilogia gioca su una nuova idea di cinecomic basata sullintrospezione ed il fattore realistico.

In una storia del cinema dove il genere western si è consumato nel giro di pochi anni producendo dozzine di film mensili – ma che per nostra fortuna resiste a tutt’oggi – e con un incremento vertiginoso della nuova tendenza al cinecomic, il buon Christopher ci vede lungo capendo che per non perdere pure questa tipologia d’intrattenimento bisogna cambiarla, rinnovarla ed elevarla alla condizione di essere presa come esempio per gli altri.

Se i film di Tim Burton, per quanto apprezzabili, mancano di realismo e vivono quasi in un mondo parallelo dove ci si può permettere una visione sopra le righe di qualsiasi cosa ed i nuovi film del DC Extended Universe cercano di ricreare le regole imposte e riconosciute mondialmente da Nolan non riuscendoci a pieno, Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro ed Il Cavaliere OscuroIl Ritorno vivono della loro stessa essenza attraverso un azzeramento totale di tutti i lavori cinematografici precedenti fatti sul personaggio ed un ritorno in scena sotto una nuova chiave di lettura – che è essa stessa la base del successo della trilogia – rendendola inimitabile.

LEGGI ANCHE:  Robert Downey Jr. fu scartato per un importante ruolo in Batman Begins: ecco quale

Trattasi ovviamente di una mia considerazione, so che l’argomento è tuttora scottante ed i fan sono parecchio suscettibili al riguardo – sopratutto con la nascita del recente DCEU. Ma ammetto comunque di essere di parte ed amare Batman riconoscendo che si tratta di un personaggio ineguagliabile e complesso in quanto a carattere e psicologia.

Non è un mutante né un semidio, non ha scudi o armature luccicanti né sa volare – è solo un uomo allenato, corazzato ma soprattutto determinato e con altissime capacità mentali. Sarà proprio questo che lo rende identificabile ad ognuno di noi, lessere un uomo con le sue paure?

Le grandi possibilità economiche e tecnologiche che gli consentono di fare quel che fa sono solo un optional, l’Uomo Pipistrello è un simbolo di speranza e giustizia che resterebbe tale anche senza i suoi gadget. Tutto ciò è stato recepito da Nolan che tramite svariate opere cartacee, come il capolavoro BatmanAnno Uno, è riuscito a cogliere appieno l’essenza di questo straordinario paladino.