La Scimmia ricorda John Belushi

John Belushi
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“Va bene essere incasinati. La gente non deve necessariamente essere perfetta. Non deve essere intelligentissima. Non deve seguire le regole. Può divertirsi. La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata. Io no”

Onorato con una stella sulla Hollywood walk of fame dopo la sua prematura dipartita, John Belushi è ormai una icona pop. Nato il 24 gennaio 1949 sviluppa già in tenera età una passione per il teatro e per la comicità, accompagnati da un talento naturale nello strappare un sorriso o una risata a chiunque lo incontrasse. Il suo talento non passò inosservato nemmeno al professore di recitazione del suo liceo che, particolarmente colpito dalle sue doti di improvvisazione comica, lo spinse ad entrare in una troupe teatrale, lanciando così la sua carriera da comico.

Il primo vero salto della carriera avviene nel 1975, quando sboccia quella che sarebbe poi divenuta una grande amicizia con Dan Aykroyd. Il duo diventa infatti protagonista del cast del Saturday Night Live Show, un programma rivoluzionario per la tv statunitense che catapultò i due comici tra le stelle della comicità americana. Belushi conquistò il pubblico dello show per 4 anni, grazie agli innumerevoli personaggi interpretati e alle sue strabilianti imitazioni. Il ventaglio dei personaggi impersonati era ampissimo e comprendeva figure storiche come Gandhi e Mussolini fino ad arrivare a musicisti come Joe Cocker e Beethoven. Nonostante la sua fama ebbe già raggiunto dei livelli altissimi non gli fu offerto di fare un film fino al 1978, anno in cui John recitò in una commedia che ancora oggi riscuote grande successo: Animal House.

John Belushi
1941: Allarme a Hollywood

Un film dagli enormi incassi che arrivò in vetta alle classifiche delle commedie americane, in cui Belushi interpretava John “Bluto” Blutarsky: un degenerato studente ubriacone, al suo settimo anno di college, detentore di un’incredibile media dello 0.0 e ciononostante capace di diventare senatore e di sposare la “bella” del college. Una pellicola per i suoi tempi precorritrice, che lasciò una grande eredità perseguita dalle commedie come American pie negli anni ’90; sebbene quest’ultime non siano mai state capaci di mostrare altrettanta classe e inventiva. Tra le sue tante interpretazioni televisive e cinematografiche merita una citazione anche 1941: Allarme a Hollywood un altro film comico del ’79, diretto da nientemeno che Steven Spielberg.

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Il Saturday Night Live Show non solo gli permise di debuttare nel mondo del cinema, ma anche di gettare le basi, con Dan Aykroyd, per due personaggi dall’impatto musicale e cinematografico enorme; i Blues Brothers.

Dan aveva più di una semplice passione per il blues, la sua era una mania, una sorta di evangelismo blues che riuscì a condividere con John. Destino vuole che John, nel periodo in cui stava girando Animal House, assista ad una performance di un musicista blues, Curtis Salgado. Il concerto fu una vera e propria folgorazione per Belushi, uno spettacolo che contribuì alla creazione dei due personaggi dal completo e dagli occhiali neri; un abbigliamento tanto semplice quanto iconico. Il 22 aprile del 1978 riuscirono a presentare per la prima volta i loro nuovi personaggi in uno sketch comico e musicale, riunendo vari noti musicisti e presentandosi come Jake ed Elwood Blues.

John Belushi
Jake e Elwood

La serata e le molte a seguire riscossero un tale successo da portarli, nel 1980, a girare il famoso film The Blues Brothers, diretto da John Landis. La trama è molto semplice: due fratelli musicisti e malviventi devono guadagnare onestamente 5 mila dollari per salvare il vecchio orfanotrofio cattolico dove sono cresciuti. Si troveranno così in “missione per conto di Dio” senza un’idea di come riuscire a racimolare la grana. Finché durante un’effervescente messa gospel Jake, interpretato da Belushi, “vede la luce”. Un’illuminazione che gli suggerirà di portare a termine il loro compito, riunendo la vecchia banda.

Il film non è altro che un’irriverente e geniale commedia, alimentata dall’incessante e divertente caccia all’uomo organizzata dai nemici dei fratelli Elwood e Jake, impegnati nella loro missione.

Nonostante la trama sia semplice il film non rischia mai di annoiare, complici un divertentissimo John Belushi e degli ottimi momenti musicali. La pellicola è infatti stracolma di grandi musicisti inseriti perfettamente nelle vicende, portando così i due fratelli ad incontrare una Aretha Franklin proprietaria di una tavola calda, un Ray Charles gestore di un negozio di strumenti musicali e un James Brown prete di una chiesa Gospel. Tra gli attori spiccano Carrie Fisher, Henry Gibson e un cameo di Steven Spielberg come impiegato dell’ufficio delle tasse.

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Il film, nonostante fu inizialmente stroncato dalla critica, è riuscito ad acquisire sempre più notorietà, venendo infine elevato allo status di cult movie; per poi diventare meritatamente uno dei film più amati dal grande pubblico. Una pellicola divenuta cult, riuscì nell’intento di trasformare i Blues Brothers e il loro inconfondibile stile, in delle icone della pop culture. Nonostante il successo musicale fu tale da permettere alla band di incidere ben 4 dischi, il film non è mai stato considerato come un musical; un aspetto molto strano tenendo conto di come la trama venga portata avanti proprio grazie ai pezzi musicali conditi dalle spumeggianti coreografie. Di seguito vi proponiamo invece una divertente scena in cui i due fratelli si recano in un lussuoso ristorante in cui lavora un vecchio membro della band, e dove John Belushi dà il meglio di sé.

L’amicizia tra John Belushi e Dan durò fino alla sua tragica morte, dovuta ad una errata proporzione di sostanze assunte che lo portarono all’overdose. Nel periodo successivo Dan cadde in una depressione che lo portò a ritardare i suoi impegni cinematografici. Belushi avrebbe dovuto infatti lavorare al suo fianco al primo Ghostbusters e al film Una poltrona per due. I suoi ruoli vennero rispettivamente ricoperti da Bill Murray e da Eddie Murphy; e con tutto il rispetto per Bill Murray, sarebbe stato molto bello, purtroppo, poter vedere John Belushi catturare qualche fantasma accompagnato dal suo inconfondibile humor.

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