Anthony Hopkins smentisce le voci di dissapori con Foster

Durante una puntata del podcast Armchair Expert con Dax Shepard, Anthony Hopkins ha smentito le voci riguardanti dissapori con Jodie Foster

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Parla Anthony Hopkins

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Anthony Hopkins è tornato a parlare del suo rapporto con Jodie Foster durante la lavorazione del celebre thriller del 1991 Il silenzio degli innocenti, smentendo ancora una volta le voci secondo cui tra i due non scorresse buon sangue. Le presunte tensioni, secondo l’attore premio Oscar, non sarebbero altro che “spazzatura pubblicitaria”.

Nel film di Jonathan Demme, Foster interpretava l’agente dell’FBI Clarice Starling, incaricata di confrontarsi con il dottor Hannibal Lecter — ruolo che valse a Hopkins l’Oscar — per catturare un assassino seriale. L’attrice ha più volte ammesso di essere stata intimorita dal colelga durante le riprese, ma l’attore ha ribadito che si trattava di un’impressione ingigantita.

Durante una recente puntata del podcast Armchair Expert con Dax Shepard, Anthony Hopkins ha chiarito:

Ho incontrato Jodie ed è stata molto gentile. Si dice che Jodie non mi abbia mai parlato. Non è vero. Eravamo piuttosto amichevoli. Non c’è niente di inquietante in questo. Sono solo stronzate pubblicitarie

Le dichiarazioni non coincidono del tutto con quanto espresso in passato da Foster. Nel 2021, in un’intervista a Variety, l’attrice aveva raccontato che la coppia mantenne una certa distanza professionale sul set:

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Non abbiamo parlato molto prima della lettura vera e propria [della sceneggiatura]. E mentre ci lanciavamo in Hannibal Lecter, ho sentito un brivido gelido invadere la stanza. In un certo senso, era come se fossimo quasi troppo spaventati per parlarci dopo

Un’impressione ribadita anche nel 2016, durante un’apparizione al The Graham Norton Show, quando affermò: «[Io] non ho mai parlato con [Hopkins]. Era spaventoso».

Promuovendo il suo libro di memorie We Did OK, Kid, Anthony Hopkins è tornato sull’argomento, definendo la distanza percepita come un effetto naturale dell’intensità del materiale narrativo. Nel volume l’attore ricorda come entrambi avessero ammesso di aver provato «uno strano senso di distanza durante le riprese, dovuto senza dubbio alla potenza di quella sceneggiatura, che ci faceva giocare al gatto e al topo». Hopkins sottolinea però che, al di fuori del set, i due si sono sempre trovati bene ogni volta che si sono incontrati.

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