Pubblicato per la prima volta oltre due secoli fa, Frankenstein di Mary Shelley rimane uno dei capolavori più longevi della letteratura gotica. Il romanzo ha ispirato innumerevoli adattamenti teatrali e cinematografici, influenzando profondamente la cultura pop e il genere horror. Ora, Guillermo del Toro riporta in vita la celebre storia con un nuovo e ambizioso film targato Netflix (qui la nostra recensione), che vede protagonisti Oscar Isaac nel ruolo di Victor Frankenstein e Jacob Elordi nei panni della Creatura.
Il film, atteso da anni dal regista premio Oscar de Il labirinto del fauno e La forma dell’acqua, non resta però del tutto fedele al romanzo originale. Di seguito analizziamo le principali differenze tra Frankenstein di Mary Shelley e la nuova versione cinematografica di del Toro. (Attenzione: seguono spoiler sul film e sul romanzo.)
Nessun Henry Clerval
Nel romanzo originale, Victor ha un migliore amico, Henry Clerval, con cui è cresciuto e che rappresenta il suo contraltare morale: generoso, idealista e compassionevole, Henry funge da equilibrio all’arroganza di Victor. Tuttavia, nel film di del Toro il personaggio è completamente assente. Nel libro, la Creatura lo uccide come vendetta verso il suo creatore, ma questo evento non è presente nell’adattamento Netflix.
Nel film, Elizabeth, interpretata da Mia Goth, è promessa sposa non a Victor, ma al fratello minore dello scienziato, William. Nel romanzo di Shelley, invece, è proprio Victor a essere fidanzato con Elizabeth. Del Toro mantiene un accenno a questo legame: Victor è innamorato della futura moglie del fratello e tra i due nasce una tensione emotiva, ma Elizabeth alla fine respinge le sue avances e si mostra inorridita dal modo in cui tratta la Creatura.
William ed Elizabeth non vengono uccisi dalla Creatura
Un’altra differenza significativa riguarda la rappresentazione della Creatura, che nel film viene ritratta con maggiore compassione e umanità. Nel romanzo, la Creatura uccide William dopo aver scoperto che è parente di Victor e incastra ingiustamente la domestica Justine per l’omicidio. Anche Elizabeth muore nel libro, assassinata dalla Creatura la prima notte di nozze con Victor. Nel film, invece, del Toro attenua la violenza: William ed Elizabeth non vengono uccisi, e la Creatura non è rappresentata come un mostro assetato di vendetta.
Nel romanzo, dopo l’omicidio di William, la Creatura chiede a Victor di creare una compagna femminile per lui, sperando di trovare finalmente la felicità. Victor inizia a lavorarci, ma teme le conseguenze della loro possibile procreazione e distrugge la nuova creatura prima di completarla. Come punizione, la Creatura uccide Henry Clerval. Nel film di del Toro, questa parte viene completamente omessa: Victor rifiuta fin dall’inizio la richiesta della Creatura e non tenta mai di realizzare una compagna per lei.
Lo scontro finale tra Victor e la Creatura
Nel romanzo di Mary Shelley, Victor racconta la sua storia al capitano di una nave nell’Artico, ma muore prima di poter rivedere la Creatura. Nel film di del Toro, invece, la Creatura arriva in tempo per un ultimo incontro con il suo creatore. I due riescono a parlare, e Victor si scusa per le sue azioni, offrendo un finale più emotivo e umano rispetto alla versione letteraria, pur mantenendo l’atmosfera tragica e malinconica tipica dell’opera originale.