Adinolfi elogia il libro di Fedez: “Merita il premio Strega”

Sui social Mario Adinolfi ha elogiato fortemente L’acqua è più profonda di come sembra da sopra, l'autobiografia di Fedez

Mario Adinolfi, fedez
Credits: Muschio Selvaggio/ Youtube
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Parla Mario Adinolfi

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A pochi giorni dal suo debutto in libreria, L’acqua è più profonda di come sembra da sopra — l’autobiografia di Fedez — sta scalando vertiginosamente le classifiche, conquistando il pubblico e attirando l’attenzione anche di nomi insospettabili. Tra questi spicca Mario Adinolfi, che con un post sui social ha definito il libro del rapper “il migliore e più importante pubblicato in Italia nel 2025”, arrivando persino a suggerirne la candidatura al Premio Strega. Un endorsement che ha lasciato molti senza parole, soprattutto alla luce dei trascorsi tutt’altro che idilliaci tra il giornalista e l’artista di Rozzano.

Chi ne ha il potere lo candidi al Premio Strega scrive Mario Adinolfi. Non solo per la stream of consciousness technique con cui è redatto, non solo perché squarcia il velo su alcuni episodi che hanno toccato l’immaginario collettivo vissuti precedentemente attraverso la lente ipocrita della favola Ferragnez, non solo perché apre una finestra sul vero male del nostro tempo che è il disagio psichico dei più giovani, ma perché le vicende personali del cantante intrecciano segmenti e personaggi della storia italiana contemporanea rileggendoli in una luce che è insieme originariamente sghemba e schiettamente critica»

Per Adinolfi, il libro rappresenterebbe quindi un ritratto autentico e coraggioso non solo del percorso umano di Fedez, ma anche della società italiana degli ultimi anni.

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Il giudizio positivo di Mario Adinolfi ha colto di sorpresa molti dei suoi follower, considerando che tra lui e Fedez in passato non sono mancate tensioni pubbliche. Curiosamente, lo stesso cantante menziona il giornalista all’interno del volume, riconoscendogli una capacità dialettica che lo distingue:

Non ho grande stima di Alessandro Zan… dialetticamente Adinolfi lo uccide. Quindi apprezzo di più Adinolfi che, nonostante abbia idee totalmente diverse dalle mie, non si tira mai indietro di fronte a un confronto

Consapevole dello stupore che le sue parole hanno suscitato, Mario Adinolfi ha deciso di chiarire la propria posizione in un successivo commento social:

Due cose le dovete capire se volete avere a che fare con me: la prima è che un bel libro va sempre letto, a prescindere dalla simpatia o dall’antipatia che proviamo per l’autore; quello di Federico è il miglior libro italiano del 2025 e va candidato al premio Strega.

La seconda è che il dibattito delle idee dovete cercarlo sempre con chi ne ha di diverse dalle vostre, altrimenti diventerete come gli Alessandro Zan che non sanno gestire un contraddittorio, il che vuol dire che o sono deboli loro o sono deboli le loro argomentazioni

Il giornalista ha poi concluso con una riflessione che mescola ironia e convinzione personale:

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Dopo che avrete letto il libro di Fedez sentirete di volergli un po’ bene, questo non vi (e non mi) obbliga a condividere le sue idee. Ora il mio impegno sarà condurre Fedez alla Fede. L’unica vera Fede che conta

Che ne pensate?